I 5 punti del “piano per la vittoria” di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato il suo “piano per la vittoria”, composto da cinque punti, con l’obiettivo di costringere la Russia alla resa

I 5 punti del piano per la vittoria di Zelensky

I 5 punti del “piano per la vittoria” di Zelensky. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato il suo “piano per la vittoria”, composto da cinque punti, con l’obiettivo di costringere la Russia alla resa. Zelensky ha dichiarato davanti al parlamento ucraino: «Insieme ai nostri partner, dobbiamo cambiare le circostanze in modo che la guerra finisca. Indipendentemente da ciò che Putin vuole. Dobbiamo tutti cambiare le circostanze in modo che la Russia sia costretta alla pace».

I cinque punti del piano comprendono:
Adesione dell’Ucraina alla NATO: Zelensky ha chiesto un invito incondizionato per l’Ucraina ad aderire all’Alleanza Atlantica, una proposta che finora gli Stati Uniti hanno evitato di approvare.

Rafforzamento della Difesa: L’Ucraina deve rafforzare la propria capacità di difendersi in modo “irreversibile”, con il potenziamento della propria industria della difesa e delle capacità di difesa aerea. Zelensky ha sottolineato l’importanza dell’autorizzazione all’uso di armi occidentali a lungo raggio per colpire il territorio russo.

Deterrenza strategica non nucleare: Zelensky ha chiesto un “pacchetto completo di deterrenza strategica non nucleare” per proteggere l’Ucraina da eventuali minacce future della Russia. Non ha fornito dettagli su cosa comporterebbe tale deterrenza, ma ha accennato all’esistenza di una parte segreta del piano.

Accordi economici: L’Ucraina mira a stringere accordi con Stati Uniti e Unione Europea che permetterebbero investimenti congiunti e lo sfruttamento delle risorse minerarie del Paese. Zelensky ha sottolineato che tali risorse, tra cui uranio, titanio, litio e grafite, potrebbero essere cruciali nella competizione globale. Ha aggiunto: «Queste risorse rafforzeranno la Russia e i suoi alleati, oppure l’Ucraina e il mondo democratico nella competizione globale».

Ruolo dell’Ucraina nella sicurezza della NATO: L’ultimo punto del piano prevede che, dopo la guerra, l’Ucraina contribuisca a rafforzare la NATO, assumendo alcune delle responsabilità militari attualmente svolte dagli Stati Uniti in Europa.

Questo piano sembra essere un appello urgente agli alleati occidentali affinché continuino a sostenere l’Ucraina, nonostante i crescenti costi economici e i limitati successi militari sul campo. Tuttavia, non è certo che tutti i partner internazionali lo accoglieranno nella sua interezza. Il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha infatti dichiarato: «Non posso dire che sostengo tutti i punti del piano».

Zelensky è consapevole che il sostegno unanime degli alleati potrebbe non essere garantito. Ha detto: «Sentiamo la parola “negoziati” dai partner e la parola “giustizia” molto meno spesso. L’Ucraina è aperta alla diplomazia, ma deve essere una diplomazia onesta».

Nel frattempo, la situazione sul campo non sembra favorevole per l’Ucraina. Nella regione di Donetsk, le forze russe hanno conquistato la roccaforte di Ugledar, mentre a nord, nella regione di Luhansk e Kharkiv, le truppe russe continuano ad avanzare, in particolare nell’area di Kupyansk. Anche nella regione russa di Kursk, le forze ucraine stanno perdendo terreno.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha criticato duramente il piano di Zelensky, definendolo un diktat degli Stati Uniti. Ha affermato che il piano dimostra la volontà di Washington di usare l’Ucraina contro la Russia «fino all’ultimo ucraino». Peskov ha aggiunto che un vero piano di pace potrebbe esistere solo se Kiev riconoscesse la futilità delle sue attuali politiche e adottasse un approccio più realistico, comprendendo le cause alla base del conflitto.

Il piano di Zelensky sarà discusso questa settimana a Bruxelles dai ministri della Difesa della NATO.

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