Chi ha compiuto 67 anni e percepisce la pensione di vecchiaia può beneficiare anche delle prestazioni economiche per invalidi civili? Cos’è l’assegno sociale?
Un pensionato può prendere l’invalidità? Una volta raggiunta una certa età e accumulato il giusto requisito contributivo, è possibile richiedere la pensione, ottenendo così il compenso per gli anni di lavoro. Tuttavia, la pensione di vecchiaia potrebbe non essere l’unica forma di sostegno economico disponibile. In alcune circostanze, lo Stato potrebbe essere obbligato a erogare altre forme di assistenza.
Un quesito comune è se un pensionato può accedere anche all’invalidità civile. In altre parole, chi percepisce una pensione di lavoro può ottenere anche le prestazioni economiche destinate agli invalidi.
Cos’è la pensione di lavoro?
La pensione di lavoro è un beneficio economico destinato a tutti i lavoratori, sia dipendenti che autonomi, ed è condizionato dal soddisfacimento di requisiti contributivi e di età.
La forma più comune di pensione di lavoro è quella di vecchiaia, accessibile con almeno 20 anni di contributi e un’età minima di 67 anni. Esistono, però, anche altre forme di pensione, come quella anticipata (precedentemente nota come pensione di anzianità), che permette di ricevere il beneficio con 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne), indipendentemente dall’età.
L’importo della pensione dipende dai contributi versati durante il periodo di attività lavorativa.
Cos’è la pensione d’invalidità civile?
La pensione d’invalidità civile (o pensione di inabilità) è un sostegno economico erogato dall’INPS alle persone con un grado di invalidità del 100%. Questo beneficio è destinato agli individui completamente invalidi con un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, purché il loro reddito annuo personale non superi i 17.920,00 euro (per il 2023).
L’importo della pensione è di 313,91 euro (per il 2023) e viene erogato in 13 mensilità.
Cos’è l’assegno mensile per invalidi?
L’assegno mensile di assistenza è un sostegno economico fornito dall’INPS alle persone con un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99%. Questo beneficio è destinato agli invalidi parziali con un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, a condizione che il loro reddito annuo personale non superi i 5.391,88 euro.
L’importo dell’assegno è di 313,91 euro (per il 2023) e viene erogato in 13 mensilità.
Chi va in pensione può percepire l’invalidità?
Quando si raggiunge l’età di 67 anni e si va in pensione, la pensione di inabilità e l’assegno mensile di assistenza si trasformano in un assegno sociale sostitutivo, destinato alle persone che non sono più in età lavorativa e hanno un reddito sotto una certa soglia. La Corte di Cassazione conferma che dopo i 67 anni né la pensione d’invalidità civile né l’assegno mensile di assistenza possono essere erogati, poiché sono prestazioni riservate a coloro che sono ancora in età lavorativa.
Secondo la Corte, la pensione d’inabilità non può essere concessa a chi ha superato i 67 anni e ha acquisito lo stato di invalidità in età avanzata. In questo caso, si riceve invece l’assegno sociale. In breve, una volta raggiunta l’età pensionabile, si perde il diritto alle prestazioni economiche per l’invalidità, sostituite dall’assegno sociale.
Tuttavia, il diritto all’indennità d’accompagnamento non viene perso se si soddisfano i requisiti. In sintesi, chi va in pensione non può percepire l’invalidità, ma solo l’assegno sociale, nei limiti stabiliti.
Chi va in pensione può percepire l’assegno sociale?
Una volta raggiunti i 67 anni di età, la pensione d’invalidità e l’assegno di assistenza si trasformano in assegno sociale. È possibile percepire l’assegno sociale anche se si è in pensione, purché il reddito non superi determinati limiti.
Per chi era beneficiario dell’assegno mensile di assistenza come invalido civile parziale, l’assegno sociale è concesso entro un limite annuo di 6.542,51 euro nel 2023. Per gli invalidi civili totali che ricevevano la pensione d’inabilità, l’assegno sociale è concesso fino a un reddito annuo di 17.920 euro nel 2023.
In altre parole, gli invalidi civili parziali devono attenersi al limite di reddito individuale stabilito per tutti i richiedenti l’assegno sociale (6.542,51 euro nel 2023). Gli invalidi civili totali continuano a rientrare nel limite di reddito previsto per l’assegnazione della pensione d’inabilità (17.920 euro nel 2023).
Per quanto riguarda l’erogazione dell’assegno sociale, conta solo il reddito personale del richiedente, indipendentemente dallo stato civile.
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