Quota 100: cos’è e come funziona

Quota 100: cos’è, come funziona, a cosa serve, requisiti, come si calcola, domanda, pensione anticipata, riforma pensioni 2021

Quota 100: cos'è e come funziona
Quota 100. Il 28 gennaio 2019 è uscito in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 4/2019 contenente la cd. Quota 100, una proposta per anticipare l’età pensionabile per i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO), alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla gestione separata Inps e ai fondi sostitutivi ed esclusivi dell’assicurazione generale obbligatoria. Il provvedimento è entrato in vigore il 29 Gennaio 2019 ed è stato, poi, convertito con la legge numero 26/2019.

Quota 100 è nata come misura sperimentale della durata di 3 anni (2019, 2020 e 2021) per permettere ai lavoratori (del settore pubblico e di quello privato) di andare prima in pensione, rispettando determinati requisiti, superando di fatto la cosiddetta Legge Fornero.

Per accedere alla pensione anticipata INPS servono 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne. Quota 100 consente una riduzione dei requisiti di età (l’accesso alla pensione anticipata è, infatti, garantito con 38 anni di contributi e 62 anni di età).

Secondo le stime, questa misura consentirà di far andare in pensione anticipata 300 mila lavoratori (soprattutto uomini del settore statale).

Quota 100 è stata spiegata anche dalla circolare numero 11/2019 dell’INPS.

Quota 100: novità

Novità su Quota 100: il Governo ha deciso di “mandare in pensioneQuota 100. “Dal 2022 non sarà rinnovata: è stata un progetto triennale che ha fatto fronte a un disagio sociale“. Il leader della Lega, Matteo Salvini, sostenitore di questa legge, ha replicato: “Impediremo un ritorno alla legge Fornero: non si scherza con i sacrifici di milioni di lavoratori italiani“.

Sono allo studio nuove misure per evitare lo scalone e attuare più flessibilità in uscita dai 63-64 anni. In sostituzione di Quota 100 si sta mettendo a punto una misura chiamata Quota 41 (consentirà a tutti coloro che hanno versato almeno 41 anni di contributi di andare in pensione anticipata a prescindere dall’età anagrafica).

Intanto, per quanto riguarda le ultime novità sulle pensioni 2021, la nuova manovra del Mef (di circa 30 miliardi, di cui 8 per fisco e famiglia) vede la conferma di Quota 100 anche per il 2021. Quindi, il governo ha deciso di mantenere la misura di Quota 100 fino al termine della sua sperimentazione (31 dicembre 2021).

Quota 100: cos’è

Cos’è Quota 100: è una misura che consente ai lavoratori (del settore pubblico e di quello privato) di uscire dal mondo del lavoro in anticipo rispetto ai requisiti richiesti nel 2020 dalla legge Fornero.

Quota 100 è la somma tra “contributi versati” ed “età anagrafica“. Infatti, per usufruire di Quota 100 è prevista sia un’età minima che contributiva: 62 anni e 38 anni di contributi. Che sommati fanno, appunto, 100.

Quota 100: come funziona

Come funziona Quota 100: i lavoratori che nel corso degli anni hanno versato moltissimi anni di contributi previdenziali potranno andare in pensione prima di quanto prevede la legge Fornero nel 2020.

Quindi, se un lavoratore ha versato 38 anni di contributi può lasciare il lavoro a 62 anni (prima dei 67 anni richiesti dalla legge Fornero).

Per i dipendenti pubblici che accedono a Quota 100 è prevista una dilazione nel pagamento della buonuscita rispetto ai termini ordinari. Questa “penalità” è, però, parzialmente compensata dalla possibilità di conseguire un anticipo della buonuscita per un importo massimo di 45 mila euro.

Quota 100: requisiti

Requisiti Quota 100: lavoratori pubblici e privati possono aderire se rispettano i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi.

I requisiti:
  • Quota 100: 62 anni di età e 38 anni di contributi;
  • Quota 101: 63 anni di età e 39 anni di contributi;
  • Quota 102: 64 anni di età e 40 anni di contributi.
Sono previste 2 finestre mobili differenziate tra dipendenti pubblici e settore privato per aderire a Quota 100:
  • Dal 1 aprile 2020
  • Dal 1 luglio 2020
Settore privato (dipendenti e autonomi):
  • 62 anni di età e 38 anni di contributi, raggiunti entro il 31/12/2018. Apertura finestra al 1 aprile 2019.
  • 62 anni di età e 38 anni di contributi, raggiunti entro il 31/12/2018. Dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti.
Settore pubblico (dipendenti):
  • 62 anni di età e 38 anni di contributi, raggiunti entro il 29/01/2019. Apertura finestra al 1 agosto 2019.
  • 62 anni di età e 38 anni di contributi, raggiunti entro il 29/01/2019. Dopo 6 mesi dalla data di maturazione dei requisiti.

Comparto scuola: 62 anni di età e 38 anni di contributi, raggiunti entro il 29/01/2019. Domanda di collocazione a riposo dal 1 settembre 2019 al 28 febbraio 2019. La domanda va presentata con un preavviso di 6 mesi.

Chi raggiunge i requisiti entro il 31/12/2021 acquisisce il diritto a pensionarsi anche successivamente al 31/12/2021.

E’ escluso da Quota 100 il comparto difesa e sicurezza (Forze Armate, Forze dell’ordine e VV.FF), per il quale si applicano i requisiti previdenziali previsti nel Dlgs 165/97.

Quota 100 non è cumulabile con il reddito da lavoro. Quindi, dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia non è possibile lavorare. Il divieto di cumulo non vale per le prestazioni occasionali.

Anche chi ha compiuto 59 anni di età ed ha versato almeno 35 anni di contributi può andare in pensione anticipatamente. Vale solo per i dipendenti che decidono di smettere di lavorare fino ad un massimo di 3 anni d’anticipo dal raggiungimento di Quota 100.

Quota 100: come si calcola

Come si calcola Quota 100: è il risultato della somma tra “età pensionabile” e “anni di contributi versati” nel corso della vita lavorativa.

Quindi, chi nel 2020 ha raggiunto i 62 anni di età può andare in pensione in anticipo se la somma dell’età anagrafica con i contributi versati fa 100.

62 anni di età + 38 anni di contributi = 100.

Quota 100: domanda

Come fare domanda per Quota 100: la domanda va presentata per via telematica all’INPS (da soli o tramite Caf), seguendo l’iter lo stesso iter del 2019.

Tre modalità:
  • Servizi INPS online (è necessario avere le credenziali di accesso PIN, SPID o Carta nazionale dei servizi);
  • Accesso con credenziali tramite intermediari (Caf, patronati);
  • Contact center dell’istituto previdenziale ai numeri 803164 (gratuito da telefono fisso) o 06164164 (con tariffe da mobile).
Procedura per presentare la richiesta per via telematica
  • Accedere alla pagina apposita del sito dell’Inps;
  • Accedere ala sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci“;
  • Scegliere l’opzione “NUOVA DOMANDA” nel menu di sinistra.

Selezionare una delle seguenti sequenze:

  • Pensione anticipata con Quota 100: “Pensione di anzianità/vecchiaia” – “Pensione di anzianità/anticipata” – “Requisito quota 100”.
  • Pensione anticipata: “Pensione di anzianità/vecchiaia” – “Pensione di anzianità/anticipata” – “Ordinaria”.
  • Pensione anticipata Opzione Donna: “Pensione di anzianità/vecchiaia” – “Pensione di anzianità/anticipata” – “Contributivo sperimentale lavoratrici”.

Selezionare (in tutti e 3 i casi) il “Fondo e la Gestione di liquidazione“.

Chi percepisce altri redditi (cumulabili o no) deve compilare gli appositi moduli INPS AP 139 (per chi già percepisce la pensione) e AP 140 (per chi presenta la domanda).

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