Esiste la possibilità di calcolare statisticamente le probabilità di subire un controllo fiscale? Esaminando le statistiche, è possibile vedere quanti contribuenti subiscono un accertamento fiscale in un anno
Quanto è probabile un controllo dell’Agenzia delle Entrate? Molti contribuenti si chiedono quanto sia probabile essere sottoposti a un controllo fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Anche i più scrupolosi possono temere un accertamento, poiché durante un controllo il Fisco potrebbe trovare qualche incongruenza, anche se si è in regola con le dichiarazioni e i versamenti delle imposte. L’onere della prova spetta infatti sempre al contribuente, il quale potrebbe avere difficoltà a ricordare, ad esempio, la provenienza di una specifica somma di denaro ricevuta anni prima.
Esiste la possibilità di calcolare statisticamente le probabilità di subire un controllo fiscale? Molti ritengono che per piccole violazioni la probabilità di essere scoperti sia bassa e che il rischio di omettere qualche pagamento nella dichiarazione dei redditi non sia elevato.
Quali sono le probabilità di ricevere un accertamento fiscale?
In Italia, il rapporto tra i cittadini e il Fisco è storicamente complesso, caratterizzato da un’alta evasione fiscale. Il Fisco, spesso diffidente verso i contribuenti, ha introdotto nel 2024 una riforma fiscale significativa volta a semplificare le procedure, garantire maggiore trasparenza e migliorare i rapporti con i contribuenti. Uno degli obiettivi principali della riforma è prevenire l’evasione fiscale, rendendo più facile per i cittadini adempiere volontariamente ai propri obblighi fiscali piuttosto che cercare di stanare gli evasori.
La riforma punta a ridurre l’uso di strumenti coercitivi, promuovendo invece una collaborazione tra cittadini e amministrazione tributaria in un clima di fiducia reciproca. In questo contesto, uno degli strumenti più utilizzati è il regime di adempimento collaborativo o tax compliance. Questo sistema prevede l’invio di migliaia di lettere ai contribuenti, informandoli di eventuali irregolarità nelle loro dichiarazioni dei redditi. Queste comunicazioni non sono cartelle di pagamento, ma inviti a sanare le irregolarità con sanzioni ridotte.
Le lettere di compliance rappresentano un avviso al contribuente, invitandolo a correggere autonomamente gli errori segnalati. Questo approccio ha dimostrato di essere efficace: nel 2023, le lettere di compliance hanno portato al versamento spontaneo da parte dei contribuenti di quasi 2 miliardi di euro.
I controlli fiscali avvengono attraverso un piano
I controlli fiscali avvengono attraverso un piano specifico. L’Agenzia delle Entrate programma i controlli fiscali tramite il Piano Integrato di Attività e Organizzazione. Tra il 2024 e il 2026, sono previsti 320.000 controlli annuali, concentrati sulle categorie ad alto rischio di evasione fiscale. Complessivamente, nel triennio saranno analizzati 210.000 soggetti, con un’attenzione particolare anche per le grandi imprese e le multinazionali.
Che probabilità ho di subire un controllo dall’Agenzia delle Entrate?
Considerando i dati disponibili, le probabilità di subire un controllo fiscale sono molto basse. La platea dei contribuenti è vasta: circa 23 milioni di lavoratori dipendenti, circa 23 milioni di pensionati e circa 4,5 milioni di lavoratori autonomi con partita IVA. In totale, i contribuenti italiani, tra persone fisiche e giuridiche, superano i 50 milioni, mentre gli accertamenti annui sono previsti in 320.000. È importante notare che nel corso degli ultimi dieci anni i controlli programmati sono diminuiti (nel 2014 erano quasi il doppio).
Secondo un report del 2023 della Corte dei Conti, la probabilità di subire un controllo fiscale è del 4%, percentuale che aumenta leggermente nei settori considerati ad alto rischio di evasione. Questa probabilità si riferisce ai controlli veri e propri, non alle lettere di compliance, che sono inviti a regolarizzare eventuali irregolarità con sanzioni ridotte.
Attenzione ai controlli automatizzati
Oltre ai controlli mirati e programmati, bisogna prestare attenzione ai controlli automatizzati. Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate esegue moltissimi controlli automatizzati utilizzando specifici software che analizzano tutte le dichiarazioni presentate. Questo implica che, sebbene i controlli mirati siano limitati, l’amministrazione tributaria monitora comunque tutte le dichiarazioni in modo capillare. Anche se la probabilità di un controllo mirato è bassa, l’Agenzia delle Entrate tiene sotto controllo tutti i contribuenti attraverso questi controlli automatizzati.
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