Quali sono i concorsi pubblici più facili da superare

I concorsi pubblici più semplici da superare sono quelli per i volontari delle Forze Armate, per le Forze di Polizia a ordinamento civile e militare, per i profili disciplinati dall’articolo 16 della legge n. 56 del 1987 e per i collaboratori scolastici a tempo determinato

Quali sono i concorsi pubblici più facili da superare
Quali sono i concorsi pubblici più facili da superare. Il concorso pubblico è il modo più tradizionale per entrare nella Pubblica amministrazione, ma non è sempre facile superarlo. Ci sono infatti diversi fattori che possono rendere un concorso più o meno complicato, come il numero di posti a disposizione, i requisiti richiesti, la tipologia delle prove e così via.

Concorsi pubblici per volontari delle Forze Armate

I concorsi pubblici per volontari delle Forze Armate sono sicuramente quelli più semplici da superare. Innanzitutto, il numero di posti a disposizione è sempre molto elevato, anche in tempi di crisi economica. Ad esempio, nel bando pubblicato nel 2023, sono stati banditi 6.200 posti per volontari dell’Esercito italiano.

In secondo luogo, i requisiti richiesti sono abbastanza bassi: è sufficiente essere in possesso della licenza media.

Infine, le prove concorsuali sono semplici e non richiedono una preparazione particolarmente approfondita. Si tratta infatti di prove di efficienza fisica, nonché di accertamento dei requisiti di idoneità fisio-psico-attitudinale.

Concorsi pubblici Forze di Polizia a ordinamento civile e militare

I concorsi pubblici per l’accesso ai ruoli delle Forze di Polizia a ordinamento civile e militare sono un po’ più complicati rispetto a quelli per i volontari delle Forze Armate, ma sono comunque abbastanza semplici da superare.

Innanzitutto, il numero di posti a disposizione è ancora abbastanza elevato. Ad esempio, il concorso per agenti della Polizia di Stato indetto nel 2023 prevede 1.650 posti.

In secondo luogo, i requisiti richiesti sono un po’ più elevati rispetto a quelli per i volontari delle Forze Armate: è necessario essere in possesso del diploma di maturità.

Infine, le prove concorsuali sono semplici, ma richiedono una preparazione più approfondita rispetto a quelle per i volontari delle Forze Armate. Si tratta infatti di una prova scritta di cultura generale, per la quale viene messa a disposizione una banca dati da cui verranno selezionate le domande del test.

Concorsi articolo 16 della legge n. 56 del 1987

I concorsi disciplinati dall’articolo 16 della legge n. 26 del 1987 sono pensati per le persone che sono prive di occupazione e hanno rilasciato la Dichiarazione di immediata disponibilità presso il Centro per l’impiego.

I requisiti richiesti sono molto bassi: è sufficiente essere in possesso della licenza media o comunque aver assolto all’obbligo di istruzione.

In questi concorsi vengono previste solitamente delle sole prove di idoneità per lo svolgimento delle mansioni previste dal ruolo: a formare la graduatoria sono i Centri per l’impiego, sulla base dei criteri preferenziali (ad esempio i carichi familiari, oppure l’Isee basso) indicati dal bando di concorso.

Concorso come collaboratore scolastico (a tempo determinato)

È molto semplice poi candidarsi per lavorare come personale Ata nelle scuole, specialmente come collaboratore scolastico.

Innanzitutto, i requisiti non richiedono particolari specializzazioni: possono diventare collaboratori scolastici, infatti, coloro che hanno conseguito il diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale, diploma di maestro d’arte, diploma di scuola magistrale per l’infanzia, qualsiasi diploma di maturità, attestati o diplomi di qualifica professionale, entrambi di durata triennale, rilasciati o riconosciuti dalle Regioni.

Inoltre, almeno per candidarsi come collaboratore a tempo determinato ed essere chiamato per le supplenze, è sufficiente una mera valutazione dei titoli: ogni tre anni viene infatti data la possibilità di iscriversi alla terza fascia delle graduatorie d’istituto, dalle quali appunto le scuole possono attingere in caso di necessità.

Molto più complicato diventare di ruolo: in tal caso infatti bisogna ritrovarsi nelle posizioni più elevate delle cosiddette graduatorie provinciali, alle quali possono iscriversi coloro che hanno prestato servizio per almeno due anni nei ruoli Ata.

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