16 milioni sono persone fisiche e 3 milioni sono società, ditte e partite iva
In Italia ci sono 19 milioni di evasori. A tanto ammonta il numero dei cittadini con almeno una cartella esattoriale. 16 milioni sono persone fisiche e 3 milioni sono società, ditte e partite iva. Cittadini che devono dei soldi allo Stato per tasse, contributi e multe non pagate.
Lo sostiene il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini: “Hanno fatto i maramaldi per tanti anni, usiamo strumenti che li facciano rientrare in carreggiata. Li abbiamo individuati“.
Per il direttore, il sistema ideale per combattere l’evasione “è quello in cui i cittadini sanno che chi non paga viene intercettato e l’azione viene punita. La pena detentiva non mi convince. Preferisco mettere in carcere l’evasore così poi fallisce l’attività o farlo lavorare finché non ripaga la collettività? Sono 19 milioni le persone che non pagano le tasse. Li abbiamo individuati, ma a chi conviene metterli tutti in cella?“.
“Le tasse sono uno strumento per avere uno stato democratico. Pagare le tasse non fa piacere a nessuno e farle pagare fa ancora meno piacere, ma è la cartina di tornasole dell’inciviltà di un Paese perché si fanno pagare le tasse ad esempio per retribuire gli stipendi ai medici che ci salvano la vita“.
Lo Stato “ha dovuto tagliare la spesa sanitaria perché non ci sono abbastanza risorse“. In questa situazione, “dobbiamo essere consapevoli delle nostre scelte, invece di fa finta di nulla, negli anni con la complicità della politica“.
Ruffini ha spiegato che nel cosiddetto “magazzino” ci sono circa 1.100 miliardi di euro fra tasse, imposte e contributi da riscuotere. Una cifra che è, però, solo in parte è davvero recuperabile: “Qualche decina di miliardi, o comunque sotto i 100. La stragrande maggioranza dei crediti in magazzino non è riscuotibile“.
Nel 2020 e 2021, a causa del covid, “abbiamo sospeso la nostra attività”, quindi “ci è stato detto di ricominciare, abbiamo rimodulato l’attività dividendo nel 2022 il pregresso, abbiamo decine di milioni di atti e stiamo procedendo“. Ora in programma “c’è l’attuazione degli istituti della rateizzazione, c’è il completamento della rottamazione in corso“.
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