Ci sono tre situazioni in cui è possibile richiedere l’esonero dalle tasse universitarie: per merito, per reddito e per invalidità
Chi ha diritto all’esonero dalle tasse universitarie? Le tasse universitarie dipendono solitamente dalla situazione economica della famiglia a cui si appartiene, che viene valutata attraverso l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Un CAF fornirà questo documento da presentare all’ufficio amministrativo dell’università, così da calcolare l’importo corretto delle tasse. Per ottenere l’ISEE è necessario qualche settimana, quindi è consigliabile chiedere l’intervento del CAF con anticipo per evitare di pagare l’importo massimo. Grazie ai calcoli effettuati, si può avere un’idea precisa delle spese ancor prima di iscriversi, basandosi sulla fascia economica di appartenenza.
Tasse universitarie: come pagare di meno
Per pagare meno tasse universitarie, bisogna fare alcune considerazioni importanti. Prima di tutto, è necessario calcolare la fascia di reddito a cui si appartiene. Questo significa considerare il “reddito equivalente”, che comprende tutti i guadagni dei membri della famiglia, escluso l’IRPEF, e aggiungere il 20% del valore totale del patrimonio, con esclusione della prima casa. È essenziale capire che per determinare le tasse universitarie, occorre fornire sia l’ISEE che il reddito equivalente, che sono due cose diverse.
Un modo pratico per pagare meno è cercare di ottenere una borsa di studio. Molte università si riferiscono direttamente agli enti regionali per le borse di studio del 2023-24. Non tutte le università hanno ancora aggiornato le informazioni per il prossimo anno accademico, quindi è importante visitare il sito web della vostra università o contattare l’ufficio segreteria per ottenere il link corretto per gli eventuali aggiornamenti che vi terranno informati. Un altro metodo è cercare l’esonero.
Quando e come richiedere l’esonero dalle tasse universitarie
Ci sono 3 situazioni in cui è possibile richiedere l’esonero dalle tasse universitarie:
- Esonero per merito: Questo si applica a chi riceve borse di studio o chi completa tutti i crediti previsti dal piano di studi ogni anno o conclude gli studi nei tempi stabiliti.
- Esonero per reddito: Se il reddito rientra in determinate fasce, è possibile ottenere l’esonero. Ogni università pubblica tabelle specifiche che indicano chi ha diritto a esenzioni parziali o totali.
- Esonero per invalidità: Gli studenti che hanno una disabilità riconosciuta pari o superiore al 66% possono ottenere l’esonero dalle tasse universitarie. Alcune università possono concedere esenzioni, parziali o totali, anche a coloro che non raggiungono questa percentuale.
Per esempio, alcune università esentano dal pagamento delle tasse chi ha ottenuto un voto di Maturità particolarmente alto. Se il reddito familiare è inferiore a 20mila euro (ISEE), è possibile ottenere l’esonero anche senza ricevere una borsa di studio.
In ogni caso, le regole e le procedure possono variare da un’università all’altra, quindi è importante consultare il sito web dell’ateneo o contattare l’ufficio competente per informazioni precise sulle modalità di richiesta dell’esonero dalle tasse universitarie.
Tasse universitarie: sgravi e agevolazioni
Molte volte gli studenti pagano la retta universitaria al 100%, senza sapere che ci sono possibilità di ottenere sgravi e agevolazioni. Se non si riesce a ottenere una borsa di studio, ci sono altri modi per risparmiare.
Innanzitutto, chi si laurea in tempo con un voto di 110/110 e ha un ISEE non superiore a quello stabilito dall’Università, può chiedere il rimborso totale della tassa di iscrizione e dei contributi universitari dell’ultimo anno. Ma c’è un limite di trenta giorni dopo la laurea per fare richiesta.
In secondo luogo, se ci sono fratelli o sorelle iscritti nello stesso ateneo, è possibile chiedere una riduzione della tassa d’iscrizione e dei contributi universitari. Questo sconto si può cumulare con altri e vale per ogni membro della famiglia, ma ciascuno deve presentare la sua richiesta.
Gli studenti che lavorano e hanno un ISEE inferiore a quello stabilito dall’Università possono essere esentati dal pagare il 30% della tassa d’iscrizione e dei contributi universitari del primo anno. Per ottenere la stessa esenzione negli anni successivi, devono dimostrare di aver ottenuto almeno il 20% dei crediti previsti nell’anno precedente. Per essere considerati “studenti lavoratori“, devono essere dipendenti o assimilati per almeno 6 mesi, autonomi con partita IVA (con un reddito netto non inferiore a € 7.000,00) o autonomi con un reddito netto non inferiore a € 7.000,00 derivante da attività non svolta abitualmente.
Gli studenti meritevoli che sono già iscritti e che hanno un ISEE non superiore a quello stabilito dall’Università, oltre a aver acquisito almeno l’80% dei crediti previsti entro il 30 settembre e a mantenere una media ponderata non inferiore a 27/30, possono essere esonerati dal pagamento del 50% della tassa di iscrizione e dei contributi universitari. Per i nuovi iscritti al primo anno di triennale conta il voto di diploma (100/100), mentre per quelli al primo anno di magistrale viene considerato il voto di laurea (110/110). Comunque, è importante ricordare che ogni università ha le sue regole, quindi è sempre bene consultare il sito web ufficiale o parlare con la segreteria studenti.
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