Bonus figli: cos’è e come funziona

Bonus figli 2020/2021: cos’è, come funziona, a chi spetta, requisiti ISEE, nuovo assegno unico / universale, importo

Bonus figli: cos'è e come funziona
Bonus figli. Il ddl Delrio-Lepri, che prevede l’introduzione (a partire da gennaio 2021) dell’assegno unico universale per i figli, è stato approvato all’unanimità (452 sì, 0 no e 1 astenuto) dalla Camera. Ora manca l’approvazione del Senato. Trattandosi, però, di un disegno di legge delega, dovrà, poi, essere seguito dai decreti attuativi.

Il cosiddetto “Bonus figli fino ai 21 anni” è contenuto nel Family Act 2021, un nuovo disegno di legge con l’obiettivo di semplificare e aumentare il sostegno alla genitorialità in Italia.

Nel ddl Family Act 2021 sono previste diverse misure per:
  • Sostenere la genitorialità;
  • Sostenere la funzione sociale ed educativa delle famiglie;
  • Contrastare la denatalità;
  • Valorizzare la crescita armoniosa dei bambini;
  • Investire sul protagonismo giovanile;
  • Favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro.
Tra i punti principali del Ddl Family Act ci sono:
  • Assegno universale: un bonus per il figli a carico fino al 21esimo anno di età (e senza limite di età per i figli disabili);
  • Congedo di 10 giorni per i papà;
  • Detrazioni fiscali per i figli universitari;
  • Agevolazioni per l’affitto alle giovani coppie.

Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia, ha confermato che la nuova misura dell’Assegno universale 2021 sarà per tutte le famiglie (non solo per i lavoratori dipendenti ma anche per autonomi, liberi professionisti, incapienti e disoccupati): “L’assegno universale prevede che le famiglie ricevano un assegno per ciascun figlio dalla nascita fino ai 21 anni di età. E’ prevista una maggiorazione dal terzo figlio. Nel caso di figli disabili l’assegno universale prevede una maggiorazione tra il 30% ed il 50% e sarà esteso per tutta l’arco della loro vita“.

L’importo del bonus è ancora da valutare, si sa solo che sarà calcolato in base a ISEE, numero dei componenti della famiglia e età del figlio a carico. Per finanziarlo si stima che serviranno 10 miliardi di euro aggiuntivi.

Bonus figli: cos’è

Cos’è il Bonus figli: chiamato “Assegno universale“, è una semplificazione di tutte le misure a sostegno dei genitori con figli a carico. Il bonus verrà corrisposto mensilmente a partire dalla nascita e fino al 21esimo anno di età, per ogni figlio. Per i figli disabili non ci saranno limiti di età.

Verrà corrisposto sotto forma di somma in denaro o di credito d’imposta da utilizzare in compensazione per le famiglie. Per i figli successivi al terzo, l’importo dell’assegno verrà maggiorato.

L’importo dell’assegno universale sarà calcolato in base a ISEE, numero dei componenti della famiglia e età dei figli a carico.

Bonus figli: come funziona

Come funziona il Bonus figli: alle famiglie con figli a carico spetterà un importo mensile sotto forma di denaro o credito (da utilizzare in compensazione dei debiti d’imposta). L’importo minimo sarà stabilito per tutti i nuclei familiari con uno o più minori, cui verrà aggiunta una quota ulteriore determinata della situazione economica equivalente (ISEE) e calcolato anche in base all’età dei figli a carico e al loro reddito.

L’assegno sarà riconosciuto a partire dalla nascita e spetterà fino ai 21esimo anni di età. In caso di figli successivo al primo l’importo sarà maggiorato, mentre per i figli disabili l’importo sarà più alto (con una maggiorazione tra il 30% ed il 50%) e per sempre (non ci saranno limiti di età).

L’importo del bonus non concorrerà nè alla formazione del reddito complessivo, né ai fini del riconoscimento delle prestazioni sociali a sostegno del reddito.

L’assegno unico sarà ripartito in pari misura tra i genitori. In caso di separazione, annullamento, cessazione o scioglimento del matrimonio, sarà riconosciuto al genitore affidatario o ad ambedue in caso di affidamento congiunto.

Bonus figli: a chi spetta
A chi spetta il Bonus figli:
  • Famiglie con almeno un figlio a carico di almeno 21 anni (indipendentemente dal reddito).
  • Mamme in attesa di un figlio (al settimo mese di gravidanza).
  • Percettori del reddito di cittadinanza (nella determinazione dell’importo del reddito di cittadinanza verrà tenuto in considerazione anche l’importo dell’assegno unico).

Cittadini stranieri Ue ed extra Ue a condizione di:

  • Possedere un permesso di soggiorno (di lungo periodo o per motivi di lavoro della durata di almeno un anno);
  • Essere in regola con i pagamenti dell’Irpef in Italia;
  • Il figlio deve vivere nel nucleo familiare per il quale si richiede il beneficio;
  • Essere in Italia (come residente) da almeno 2 anni e possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato (o almeno biennale).
Bonus figli: importo

Importo del Bonus figli: il nuovo assegno unico è una misura che prevede di azzerare tutte le forme di sostegno alle famiglie con almeno un figlio a carico e sostituirle con una nuova misura uguale e equa per tutti, a prescindere dal tipo di lavoro svolto. E’ prevista, poi, l’introduzione di una misura che prevede l’azzeramento delle rette per la frequenza di asili nido a partire dall’anno scolastico 2020-2021 e l’ampliamento dell’offerta dei posti disponibili.

Quindi, dal 2020 partirà un maxi fondo per le famiglie in cui confluiranno Bonus nascita, Bonus bebè, Bonus asilo nido, Assegni per il nucleo familiare, Detrazioni per figli a carico, Premio alla nascita e altre risorse, e saranno istituiti il “Nuovo Assegno Universale” e la “Carta bimbi” per pagare la retta dell’asilo nido o la baby sitter. Poi, dal 2021 entrerà in vigore l’Assegno unico per figli a carico.

La prima versione dell’Assegno unico universale per figli a carico prevedeva:
  • Assegno unico universale (da 0 a 3 anni): fino a 400 euro al mese per asili nido e babysitter;
  • Assegno unico figli a carico (da 0 a 18 anni): 160 euro al mese;
  • Assegno unico figli a carico (da 19 a 26 anni): 80 euro al mese;
  • Maggiorazioni fino al 40% per ciascun figlio con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104).

Nel 2020, invece, l’assegno si compone di una quota base (indipendentemente dalle condizioni economiche del nucleo familiare) alla quale andrà a sommarsi una quota variabile (calcolata sulla base degli indicatori ISEE sul reddito complessivo annuale del nucleo familiare). L’assegno minimo ammonterà a 80 euro mentre il massimo sarà di 240 euro. Eventuali rimodulazioni potrebbero riguardare gli importi per i figli a carico di età compresa tra i 18 e i 21 anni.

Bonus figli: figlio a carico

Quando un figlio è considerato a carico e può beneficiare del Bonus figli: un figlio è considerato a carico quando il suo reddito non è superiore a 2.840,51 euro. Dal 2019, il limite di reddito per figli a carico fino a 24 anni è aumentato a 4.000 euro.

Il reddito è calcolato tenendo conto di:
  • Reddito dei fabbricati prodotto dall’applicazione della cedolare secca sulle locazioni;
  • Retribuzioni erogate da Enti, organismi Internazionali, consolati, Chiesa, ecc.;
  • Reddito d’impresa o di lavoro autonomo soggetto a imposta sostitutiva dei contribuenti minimi o del regime per le nuove attività produttive.
Non va calcolato:
  • Il reddito derivato dalla rendita catastale sugli immobili non affittati assoggettati.
Va calcolato:
  • Il reddito derivato dalla rendita catastale sull’abitazione principale e delle relative pertinenze (circolare 1/E del 2008).
La quota è esente:
  • Dai redditi di lavoro dipendente effettuati presso le zone di frontiera e paesi limitrofi in via continuativa o in rapporto esclusivo del soggetto residente in Italia.
Bonus figli: assegno universale di natalità (o Bonus bebè)

Cos’è e come funziona l’assegno universale di natalità (o Bonus bebè): tutti i genitori che, nel 2020, hanno avuto un figlio (nato, adottato o in affido), hanno diritto all’importo del bonus bebè.

L’importo è pari a:
  • 80 euro al mese per chi ha un reddito al di sopra dei 40.000 euro;
  • 120 euro al mese per chi ha un reddito tra 7.001 euro e 40.000 euro;
  • 160 euro al mese per chi ha un reddito pari o inferiore a 7.000 euro.
L’importo per il secondo figlio è maggiorato del 20%:
  • 96 euro al mese per chi ha un reddito al di sopra dei 40.000 euro;
  • 104 euro al mese per chi ha un reddito tra 39.999 euro e 7.001 euro;
  • 192 euro al mese per chi ha un reddito pari o inferiori a 7.000 euro.

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