Pfizer ha ammesso di non aver testato i vaccini anti-covid sulla trasmissione del contagio?

Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali: “Venendo alla domanda se sapevamo dell’immunizzazione al momento dell’immissione sul mercato dei vaccini Covid, la risposta è no. Dovevamo muoverci alla velocità della scienza”

Pfizer ha ammesso di non aver testato i vaccini anti-covid sulla trasmissione del contagio?
Pfizer ha ammesso di non aver testato i vaccini anti-covid sulla trasmissione del contagio? Lunedì 10 ottobre 2022, al Parlamento europeo, si è svolta l’audizione della Commissione Covid, e che ha ospitato tra gli altri Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali. Al suo posto ci sarebbe dovuto essere Albert Bourla, amministratore delegato della casa farmaceutica.

Durante l’audizione, in cui si è parlato tra le altre cose anche delle modalità di acquisto dei vaccini, Rob Roos, europarlamentare olandese del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha rivolto alla Small una domanda: “Il vaccino Pfizer Covid era stato testato per porre fine alla trasmissione del Covid prima di essere immesso sul mercato? Se no lo dica a chiare lettere. Se sì, vuole mettere a disposizione della nostra Commissione questi dati?“. Small ha risposto: “Venendo alla domanda se sapevamo dell’immunizzazione al momento dell’immissione sul mercato dei vaccini Covid, la risposta è no. Dovevamo muoverci alla velocità della scienza“.

Come ha fatto notare La Verità, mentre in inglese si sente perfettamente Janine Small pronunciare quelle parole, nella traduzione italiana questo passaggio diventa incomprensibile.

Open ha, però, spiegato perché in realtà queste rilevazioni non sarebbero così sensazionali: “la risposta fornita si conosceva dal 2020 e venne data proprio da Pfizer“. I dati sono assolutamente corretti. Open, però, forse, dimentica tutta la parte relativa alla campagna vaccinale spinta dalla propaganda “se ti vaccini proteggi i tuoi cari dal contagio“. Forse i politici non erano a conoscenza di questi dati?

A luglio 2021, il premier Mario Draghi, a supporto dell’introduzione del green pass, parlò di “garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose“. Poi, il 15 dicembre 2021, Draghi ribadì il concetto, invitando a sottoporsi alla terza dose: “Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora“.

Tralasciando, poi, le centinaia di articoli di giornale che segnalavano i dati di Pfizer sulla protezione dal contagio che superava il 90% nel prevenire il Covid-19. Secondo Ugur Sahin, co-fondatore di BioNTech, “il vaccino potrebbe impedire a oltre il 90% delle persone di contrarre il Covid-19“. Secondo Rochelle Walensky, direttrice del CDC, i vaccini anti-Covid “riducono il rischio di infezione del 91% per le persone completamente vaccinate“.

L’idea che il vaccino bloccasse il contagio ha causato la discriminazione nei confronti di chi non aveva alcuna intenzione di vaccinarsi.

  • Pierpaolo Sileri: “Renderemo difficile la vita ai no vax, sono pericolosi“.
  • Matteo Bassetti: “Vanno trattati come tali, sono un movimento sovversivo, sono dei terroristi“.
  • Umberto Galimberti: “I no vax sono pazzi e vanno curati“.
  • Il direttore di Domani, Stefano Feltri: “Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile“.

Siamo arrivati all’obbligo vaccinale e all’esclusione dal mondo del lavoro per coloro i quali non si fossero sottoposti alla vaccinazione sulla base del mantra “se non ti vaccini contagi gli altri“.

Ora, se come spiega Open, già 2 anni fa non esistevano dati relativi alla protezione dal contagio, perché la campagna vaccinale ha fatto intendere tutt’altro e perché i media italiani non l’hanno fatto notare?

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