The Insider: “Navalny avvelenato in prigione, ecco le prove”

Secondo quanto riportato da ‘The Insider’, Alexei Navalny, oppositore del governo russo, sarebbe stato avvelenato anche mentre si trovava in prigione

The Insider: Navalny avvelenato in prigione, ecco le prove

The Insider: “Navalny avvelenato in prigione, ecco le prove”. Secondo quanto riportato da ‘The Insider’, Alexei Navalny, oppositore del governo russo, sarebbe stato avvelenato anche mentre si trovava in prigione, nella regione di Yamalo Nenets, dove è deceduto lo scorso febbraio. Si ipotizza che l’avvelenamento abbia causato la sua morte, contrariamente a quanto affermato ufficialmente dalle autorità, che indicano come causa del decesso un problema cardiaco, dovuto a ipertensione e ad altre patologie preesistenti di cui Navalny soffriva.

Le due versioni dei documenti

Secondo ‘The Insider’, esisterebbero due versioni differenti dei documenti ufficiali relativi alla morte di Navalny, entrambe datate 26 febbraio. Uno dei documenti sarebbe stato successivamente corretto e reso pubblico, mentre l’altro è rimasto segreto fino a questo momento. Questi documenti offrono dettagli che potrebbero indicare una causa diversa per la morte dell’oppositore russo.

Il racconto degli ultimi momenti

Negli ultimi istanti di vita, come denunciato dalla moglie Yulia Navalnaya, Alexei Navalny aveva riportato un forte dolore allo stomaco. Questo dettaglio è presente nel primo documento, dove si aggiunge che “all’improvviso Navalny ha iniziato a vomitare, ha avuto convulsioni e ha perso conoscenza”. Nel secondo documento, invece, questi sintomi non vengono menzionati, e non si fa riferimento ai dolori lancinanti all’addome.

Il parere degli esperti

Uno specialista in rianimazione, Aleksandr Polupan, che aveva curato Navalny all’ospedale di Omsk dopo l’avvelenamento con Novichok nell’agosto del 2020, ha dichiarato: “La causa ufficiale della morte, aritmia, non spiegherebbe i sintomi riportati nel documento originale. È improbabile che tali sintomi possano essere spiegati in altro modo se non con un avvelenamento”.

La sostanza sospetta

Il breve intervallo di tempo tra il vomito e le convulsioni di Navalny suggerirebbe che l’avvelenamento sia stato causato da una sostanza organofosforica, una categoria di cui fa parte il Novichok, ma solo se ingerito, non se applicato sulla pelle. Inoltre, il fatto che il corpo di Navalny non sia stato consegnato alla famiglia per una settimana, e che non sia stato autorizzato un esame indipendente dei campioni biologici, sembra avvalorare ulteriormente la teoria dell’avvelenamento.

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