FonteUfficiale.it “ Società di marketing usa gli smartphone per ascoltare le conversazioni (senza permesso) „

Una società del settore marketing americano ha pubblicizzato il fatto di ascoltare le persone attraverso i microfoni degli smartphone. Fra i suoi clienti Meta, Amazon e Google (che negano di aver usato questi dati)

Società di marketing usa gli smartphone per ascoltare le conversazioni (senza permesso). Una società americana che opera nel settore del marketing e della pubblicità è stata accusata di utilizzare i microfoni degli smartphone per ascoltare le conversazioni degli utenti senza il loro consenso. Secondo un rapporto pubblicato da 404 Media, questa azienda, Cox Media Group (CMG), avrebbe rivelato in una presentazione agli investitori di impiegare un software chiamato “Active Listening” che, grazie all’intelligenza artificiale, è in grado di “captare dati in tempo reale ascoltando le conversazioni”. Questi dati verrebbero poi utilizzati per proporre annunci pubblicitari mirati.

Nella presentazione, CMG ha spiegato che gli inserzionisti possono combinare le informazioni vocali raccolte con altri dati comportamentali per indirizzare specifici consumatori. Tra i clienti di CMG figurerebbero importanti società come Meta (che controlla Facebook e Instagram), Amazon e Google. Tuttavia, tutte e tre queste aziende hanno negato di aver mai fatto uso dei dati ottenuti attraverso questo sistema.

Google, contattata per un commento, ha dichiarato di aver rimosso CMG dal proprio sito web “Partners Program” e ha sottolineato che tutti gli inserzionisti devono rispettare le leggi e le politiche di Google Ads. Un portavoce dell’azienda ha confermato che verranno adottate misure appropriate contro coloro che violano tali politiche. Meta, dal canto suo, ha affermato di stare verificando se CMG abbia violato i suoi termini di servizio. Un portavoce di Meta ha ribadito che la società non utilizza il microfono degli smartphone per scopi pubblicitari e che “da anni questa pratica è stata smentita”. Meta ha inoltre contattato CMG per chiarire la situazione e confermare che il programma di ascolto non si basa su dati raccolti da Meta.

Sebbene le aziende citate da CMG si stiano dissociando dalla vicenda, l’uso non autorizzato dei microfoni degli smartphone per raccogliere dati, anche su un campione limitato di circa 470 voci, potrebbe aprire la strada a cause legali per violazione della privacy, con possibili richieste di risarcimento milionarie.

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