Le ambizioni geopolitiche di Putin vanno oltre la guerra in Ucraina?

Secondo il professor Anthony Glees, dell’Università di Buckingham, le ambizioni del presidente russo, Vladimir Putin, andrebbero ben oltre la guerra in Ucraina. Il conflitto attuale sarebbe solo una parte di un progetto più ampio, volto a ripristinare l’influenza che la Russia aveva ai tempi dell’Unione Sovietica

Le ambizioni geopolitiche di Putin vanno oltre la guerra in Ucraina?

Le ambizioni geopolitiche di Putin vanno oltre la guerra in Ucraina? Il professor Anthony Glees, dell’Università di Buckingham, ha spiegato che le ambizioni di Vladimir Putin vanno ben oltre la guerra in Ucraina. Secondo Glees, il conflitto attuale è solo una parte di un progetto più ampio, volto a ripristinare l’influenza che la Russia aveva ai tempi dell’Unione Sovietica.

“Putin non si fermerà finché non avrà riconquistato tutti i paesi che facevano parte dell’URSS,” ha affermato il professore.

Questo significa che, dopo l’Ucraina, altri stati dell’Europa orientale potrebbero essere presi di mira. Tra questi, anche paesi membri della NATO, come Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. Un attacco contro uno di questi stati farebbe scattare automaticamente l’Articolo 5 del Trattato NATO, che stabilisce il principio della difesa collettiva: un attacco contro un singolo Stato membro viene considerato un attacco contro tutti i membri dell’Alleanza. Questo potrebbe portare l’Occidente a un confronto diretto con Mosca.

L’Articolo 5 è uno dei punti centrali del Trattato di Washington del 1949. Permette ai membri della NATO di intervenire, singolarmente o insieme, per proteggere la sicurezza collettiva, anche attraverso l’uso della forza. Nella storia, è stato invocato una sola volta, dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.

Le previsioni per il 2025

John Strawson, professore dell’Università di East London, ritiene che il 2025 potrebbe rappresentare un anno cruciale per la stabilità internazionale. Secondo lui, le tensioni geopolitiche potrebbero raggiungere un livello molto alto, con un rischio concreto di uno scontro diretto tra la Russia e la NATO.

Negli ultimi tempi, Vladimir Putin ha dichiarato che “la Russia è in una buona posizione per fissare i nostri obiettivi principali in Ucraina.” Ma è il riferimento agli “obiettivi secondari” che desta attenzione tra gli esperti. Glees ritiene che queste parole possano alludere a piani ancora più pericolosi, come la destabilizzazione di altre aree dell’Europa orientale.

Il ruolo della NATO e il rischio di un’escalation

Sono esperti, Putin utilizza una strategia basata su minacce e pressioni psicologiche. Glees ritiene che ignorare questi segnali potrebbe essere molto rischioso. Ha affermato che l’Occidente dovrebbe prepararsi seriamente a una possibile guerra per riuscire a evitarla. D’altra parte, Glees ha anche spiegato che un eventuale accordo di pace imposto, come quello suggerito da Donald Trump, potrebbe essere controproducente. Un simile approccio, secondo lui, darebbe l’impressione di una debolezza dell’Occidente, incentivando ulteriormente le azioni aggressive della Russia.

Gli esperti hanno poi sottolineato che tra i paesi che potrebbero essere minacciati dalla Russia ci sono non solo i membri NATO entrati nell’Alleanza dopo il 1997, ma anche altri stati come Finlandia, Svezia, Ungheria e Bulgaria. Se la Russia dovesse attaccare questi paesi, si tratterebbe di un’azione su larga scala, che alcuni analisti definiscono come un potenziale passo verso un conflitto mondiale.

Il bivio tra due possibilità

Sono analisi, il destino dell’Europa e del mondo intero sembra essere molto incerto. Da una parte, c’è la speranza che il conflitto in Ucraina possa terminare attraverso negoziati diplomatici. Dall’altra, le ambizioni di Putin sembrano essere ancora molto forti e potrebbero portare a scenari preoccupanti.

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