Google sta per introdurre la possibilità di dare risposte agli utenti non più con i link che rimandano ai siti di informazione ma con un riassunto creato dall’intelligenza artificiale
Google userà l’intelligenza artificiale per dare risposte agli utenti? Google sta per introdurre un importante cambiamento nel suo motore di ricerca utilizzando l’intelligenza artificiale per fornire informazioni in formati più digeribili. La società combinerà un generatore di testo con il motore di ricerca per fornire brevi “istantanee” in stile articolo come risposta alle domande degli utenti.
Questo aggiornamento ha sollevato preoccupazioni tra gli editori, poiché Google sta entrando nel settore dei contenuti e automatizzando il lavoro dei suoi partner. Ciò potrebbe alterare radicalmente l’accordo informale tra Google e gli editori, che si basa sulla creazione di contenuti, invio di traffico e vendita di annunci. Questa mossa potrebbe rappresentare una minaccia per l’industria giornalistica.
È ancora troppo presto per capire come andrà a finire. Tuttavia, la ricerca basata sull’intelligenza artificiale potrebbe influenzare l’economia online anche senza essere perfetta. La questione spinosa è se Google userà questa nuova capacità per danneggiare gli editori digitali e il Web in generale, poiché potrebbe avere il potere di farlo.
Attualmente, la nuova funzionalità di ricerca di Google, chiamata Search Generative Experience, fornisce riassunti di notizie in risposta alle domande degli utenti. Tuttavia, i contenuti completi possono essere nascosti dietro un pulsante e le citazioni provengono da diverse fonti, compresi importanti giornali come il New York Times, il Wall Street Journal e la NBC.
Alcuni dirigenti dei media hanno lanciato l’allarme, affermando che i loro contenuti vengono “saccheggiati” per addestrare l’intelligenza artificiale di Google. Questa situazione mette ulteriormente in difficoltà l’industria dell’editoria online che già sta lottando per sopravvivere.
Google ha sottolineato che questa funzionalità è ancora in fase sperimentale e limitata ai tester che hanno aderito. Alcune categorie di contenuti sensibili non attiveranno la generazione di contenuti. Tuttavia, il cambiamento rappresenterebbe una rivoluzione nell’interazione degli utenti con Google e nel modo in cui Google interagisce con il Web.
La questione fondamentale è come gli utenti reagiranno a questi riassunti generati dall’intelligenza artificiale. Ciò potrebbe influenzare il loro rapporto con i link sponsorizzati e la fiducia che ripongono in questi riassunti. Inoltre, gli editori si troveranno in una situazione ancora più difficile se Google continuerà a sintetizzare contenuti.
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