Gli hacker possono far colare a picco uno yacht?

Il veliero Bayesian, considerato inaffondabile, e affondato, ha alimentato teorie complottiste sui social. In una di queste, un report rivela che gli hacker potrebbero essere in grado di far affondare un mega yacht

Gli hacker possono far colare a picco uno yacht?

Gli hacker possono far colare a picco uno yacht? Il veliero Bayesian, che era considerato inaffondabile, è affondato, portando alla morte di sette persone. L’equipaggio, però, è rimasto stranamente illeso. Questo incidente ha scatenato molte teorie, soprattutto in seguito alla morte di Stephen Chamberlain, avvenuta pochi giorni dopo il naufragio. Chamberlain, 52 anni, era stato coinvolto nella causa legata alla vendita della società Autonomy, di cui era stato direttore finanziario. Aveva lavorato anche con Mike Lynch e, pochi giorni prima del naufragio, era stato investito da un’auto mentre faceva jogging.

La connessione tra Lynch e i servizi segreti di vari paesi ha alimentato ulteriormente le speculazioni. Lynch aveva co-fondato Darktrace, una società di cybersicurezza che ha coinvolto diversi ex membri dei servizi segreti britannici e statunitensi. Darktrace è stata utilizzata anche da servizi segreti internazionali, inclusi quelli israeliani, per identificare minacce come i leader di Hamas.

Un altro elemento che ha stimolato le teorie del complotto è la tragedia avvenuta nel maggio 2023 sul lago Maggiore, dove una barca con 21 agenti segreti italiani e israeliani era affondata a causa del maltempo, causando la morte di quattro persone. Al momento, non ci sono certezze sulle cause dell’affondamento del Bayesian, e l’assenza di fatti concreti ha portato a molte speculazioni.

Gli hacker possono far colare a picco uno yacht

Un report rivela che gli hacker potrebbero essere in grado di far affondare un mega yacht come il Bayesian. Al momento, non ci sono spiegazioni ufficiali sui motivi del rapido affondamento del Bayesian, lungo 56 metri. I produttori dell’imbarcazione, i cantieri Perini, ipotizzano che possano esserci stati errori umani. Tuttavia, la coincidenza della morte di Stephen Chamberlain, coimputato del magnate inglese nel processo per la vendita di Autonomy, ha alimentato teorie complottiste sui social.

Secondo un report pubblicato da esperti militari sul sito Debuglies, esistono tecniche e strumenti utilizzati da eserciti e agenzie di intelligence che potrebbero sfruttare il caos meteorologico per disattivare i sistemi digitali e di sicurezza del yacht. La domanda posta nel report è se un attacco hacker e l’uso di disturbatori elettromagnetici possano teoricamente provocare l’affondamento di una nave del genere. La risposta è affermativa.

Il report evidenzia che la rapida perdita di elettricità, come dimostrato dal spegnimento improvviso di luci e telecamere, potrebbe aver causato confusione tra l’equipaggio. Si approfondisce quindi la possibilità che un disturbo elettromagnetico, combinato con le condizioni meteorologiche avverse, possa aver contribuito all’affondamento del Bayesian. Gli yacht moderni dipendono molto da sistemi elettronici come GPS e radar, che potrebbero essere interrotti da impulsi elettromagnetici, causando malfunzionamenti o guasti completi.

Un impulso elettromagnetico (EMP) potrebbe generare cortocircuiti e interruzioni di corrente nella rete elettrica dello yacht, provocando una perdita di potenza e un guasto a cascata dei sistemi di bordo. Un attacco combinato di hacking ed elettromagnetico, sincronizzato con una tempesta, potrebbe rendere ingestibili i portelli e manomettere le pompe di sentina, coprendo così le tracce dell’attacco facendolo passare per un evento atmosferico.

Il report spiega che un’organizzazione con accesso alla tecnologia EMP potrebbe effettuare un attacco usando un dispositivo EMP portatile o coordinando un attacco aereo o satellitare. Gli EMP, utilizzati per disattivare i sistemi critici, sono posseduti da Paesi come gli Stati Uniti, la Russia, la Cina, il Regno Unito e Israele. Questi strumenti sono spesso usati per mascherare attacchi mirati facendoli passare per guasti meccanici o eventi ambientali.

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