Un giudice della California ha ordinato la pubblicazione dell’elenco degli investitori che hanno sostenuto l’acquisizione di Twitter, ora ribattezzato X, da parte di Elon Musk. Presenti anche tre nomi italiani
Chi sono i 100 investitori che hanno sostenuto Elon Musk nell’acquisizione di X.
Un giudice della California ha ordinato la pubblicazione dell’elenco degli investitori che hanno sostenuto l’acquisizione di Twitter, ora ribattezzato X, da parte di Elon Musk. Presenti anche tre nomi italiani.
Un giudice della California ha ordinato la pubblicazione dell’elenco degli investitori che hanno sostenuto l’acquisizione di Twitter, ora ribattezzato X, da parte di Elon Musk. L’operazione, conclusa nel 2022, è costata 44 miliardi di dollari. L’elenco, che comprende circa cento nomi, include figure di spicco della finanza, dello spettacolo e della politica internazionale. Tra questi, c’è Jack Dorsey, co-fondatore e ex amministratore delegato di Twitter, che aveva criticato Musk in passato. Nella lista ci sono anche il principe saudita Alwaleed bin Talal al Saud, e importanti società di investimento come il Baron Opportunity Fund e Andreessen Horowitz. Inoltre, figura il rapper Sean “Diddy” Combs.
Tra gli investitori italiani, ci sono la banca Unipol, che ha visto l’acquisizione come un’opportunità per rafforzare i legami con Musk, Andrea Stroppa, un esperto informatico che cura gli interessi di Musk in Italia e ha organizzato i suoi incontri con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e un terzo investitore anonimo attraverso la fiduciaria Luchi. Nonostante la diversità degli investitori, Elon Musk mantiene il controllo di circa due terzi del capitale di X.
La decisione di rendere pubblica la lista è stata presa dopo che il giornalista Jacob Silverman e la sua organizzazione, il Reporters Committee for Freedom of the Press, hanno richiesto la pubblicazione. Questa iniziativa fa parte di una causa legale avviata nel 2023 da ex investitori di Twitter, che avevano accusato la società di aver violato gli accordi di arbitrato durante l’acquisizione da parte di Musk. Silverman e la RCFP hanno utilizzato questa causa per chiedere la pubblicazione dell’elenco, sostenendo che fosse importante per il pubblico conoscere chi aveva finanziato un’acquisizione così significativa e controversa.
Nonostante la notorietà degli investitori, l’affare si sta rivelando meno redditizio del previsto. La valutazione di X è scesa a 19 miliardi di dollari, meno della metà del prezzo d’acquisto. Le politiche di Musk hanno allontanato molti inserzionisti, compromettendo il modello di business della piattaforma. Anche le banche che hanno finanziato l’acquisizione, con circa 13 miliardi di dollari sui 44 miliardi totali, stanno affrontando gravi difficoltà. Il Wall Street Journal ha descritto la situazione come “la peggiore operazione di finanza straordinaria per le banche dai tempi della crisi del 2008-2009″. Normalmente, le banche rivendono rapidamente questi prestiti sul mercato secondario, ma in questo caso, la deludente performance finanziaria di X ha aumentato il rischio di insolvenza e causato un crollo del valore dei prestiti.
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