Chris Pavlovski, fondatore e CEO di Rumble, ha annunciato di aver lasciato l’Europa per motivi di sicurezza, a causa delle minacce ricevute dalla Francia. Pavlovski ha dichiarato su X di trovarsi “sano e salvo” lontano dalle pressioni francesi
Chris Pavlovski, fondatore di Rumble, ha lasciato l’Europa a causa delle pressioni ricevute dalla Francia. Chris Pavlovski, fondatore e CEO di Rumble, ha annunciato di aver lasciato l’Europa per motivi di sicurezza, a causa delle minacce ricevute dalla Francia. Pavlovski ha dichiarato su X di trovarsi “sano e salvo” lontano dalle pressioni francesi.
La Francia ha preso di mira Rumble, piattaforma video che dal 2013 concorre con YouTube, già nel 2022 quando aveva bloccato il social network pretendendo l’esclusione di alcuni creatori di contenuti russi come Russia Today e Sputnik. In quell’occasione anche il quotidiano Le Monde aveva accusato Rumble di diffondere propaganda filorussa. L’ex premier Elisabeth Borne aveva inoltre chiesto ai membri del governo di cancellare applicazioni come Telegram per evitare fughe di informazioni riservate.
Pavlovski aveva già espresso preoccupazione in precedenza, elencando i Paesi in cui Rumble è censurato o minacciato, tra cui Cina, Francia, Brasile, Regno Unito, Russia e Nuova Zelanda. Nel suo ultimo post ha fatto riferimento all’arresto in Francia del fondatore di Telegram, Pavel Durov, affermando che la libertà di parola è sotto attacco e che continuerà a lottare per essa.
Nelle ultime ore, i post di Pavlovski sono stati condivisi da Elon Musk su X. Musk, come Rumble, ha dato spazio sui suoi social a figure controverse, spesso di destra, come Donald Trump. Trump, attuale candidato repubblicano alla Casa Bianca, ha fatto ampio uso di Rumble dopo essere stato estromesso dai social nel 2021. Tra i primi dieci investitori di Rumble c’è anche Narya Capital, azienda fondata da J.D. Vance, recentemente nominato vicepresidente da Trump.
Alla luce di questi legami, le preoccupazioni di Chris Pavlovski sembrano più che giustificate. La Francia ha dimostrato di non gradire la libertà di espressione garantita da piattaforme come Rumble e Telegram, arrivando ad azioni concrete come l’arresto di Pavel Durov. La presenza di figure influenti come Musk, Trump e Vance tra i sostenitori di Rumble potrebbe ulteriormente inasprire lo scontro con le autorità francesi.
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