Zulfiqar Khan, imam della moschea di via Jacopo di Paolo a Bologna, è stato espulso dall’Italia per motivi di sicurezza. Il decreto di espulsione, firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sottolinea il suo crescente fanatismo ideologico e la sua inclinazione verso posizioni radicali, inclusi il sostegno a Hamas e l’esaltazione del martirio dei mujahidin nel conflitto israelo-palestinese. La difesa di Khan ha denunciato questa decisione come un ritorno a uno stato di polizia e al perseguimento di opinioni personali. Il Viminale ha evidenziato che Khan ha utilizzato toni omofobi e antifemministi nei suoi sermoni e ha mostrato risentimento antioccidentale e antisemita. Inoltre, è emerso che era in contatto con individui legati all’Islam ultra-radicale. L’imam non potrà rientrare in Italia o nell’area Schengen per dieci anni.