In Veneto oltre 100 chiamate di emergenza per una combinazione di tromba d’aria e bomba d’acqua che hanno colpito Rovigo e provincia. L’Emilia Romagna ha diramato un’allerta rossa dovuto alle piene dei fiumi nelle pianure che vanno da Modena a Piacenza
Oggi, 25 giugno, il Veneto e l’Emilia Romagna sono stati duramente colpiti da fenomeni meteorologici estremi. Il Veneto ha visto oltre 100 chiamate di emergenza per una combinazione di tromba d’aria e bomba d’acqua che hanno colpito quasi simultaneamente diverse aree, in particolare Rovigo e provincia. Il vortice si è formato intorno alle 11:15 e ha attraversato rapidamente località come Boara Polesine, Granzette, Cantonazzo, Lusia e Lendinara. Fortunatamente, non ci sono stati report di persone ferite.
Il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco di Rovigo è stato potenziato con l’arrivo di squadre da comandi vicini, coordinato dalla sala crisi del comandante Claudio Fortucci, in stretto contatto con la Prefettura e la Protezione Civile. I danni includono allagamenti, tetti scoperchiati, alberi caduti e danni strutturali causati dall’acqua.
Anche l’Emilia Romagna è stata colpita duramente, con un’allerta rossa per il rischio idraulico dovuto alle piene dei fiumi nelle pianure che vanno da Modena a Piacenza. Le condizioni meteorologiche si prevedono favorevoli allo sviluppo di temporali forti nel pomeriggio, soprattutto nel settore centrale della regione, con potenziali effetti dannosi. Il codice arancione è stato esteso alla montagna e alla collina emiliana centrale, con rischio di frane su versanti fragili.
Nel comune di Carpineti, Reggio Emilia, sono caduti 172 millimetri di pioggia in 24 ore, causando danni estesi con numerose strade chiuse e situazioni di emergenza in vari villaggi. Le operazioni di recupero sono in corso con l’aiuto dei volontari della Protezione Civile e dei tecnici comunali.
Secondo Coldiretti, nelle ultime 48 ore in Italia sono stati registrati 51 nubifragi, principalmente nelle regioni del Nord e del Centro. Questi eventi hanno causato gravi danni agricoli, con campagne allagate in Piemonte, grandinate dannose su coltivazioni di verdure, vigneti e terreni inutilizzabili. Anche i laghi italiani, come il Garda e il Maggiore, hanno raggiunto livelli idrometrici record.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha seguito da vicino l’evolversi della situazione nel Polesine, assicurando il supporto della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco per affrontare i danni causati dal maltempo.
In provincia di Lecco, un masso è caduto sulla strada provinciale 67 in Valvarrone, causando la chiusura della strada da Gallino di Pagnona ad Avano, in attesa di verifiche sulla sicurezza della parete montana interessata.
La situazione meteorologica resta critica in diverse parti del paese, con condizioni di allerta e monitoraggio costante da parte delle autorità competenti.
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