Un ricercatore giapponese è stato accusato di aver falsificato 42 articoli scientifici tra il 2005 e il 2022, che ha portato a 13 ritrattazioni

Un ricercatore giapponese, Naohiro Kameta, è stato accusato di aver falsificato 42 articoli scientifici, un numero record che ha portato a 13 ritrattazioni. L’indagine condotta dall’Istituto nazionale di scienza e tecnologia industriale avanzata (AIST) ha rivelato che Kameta ha distorto e falsificato dati in studi pubblicati tra il 2005 e il 2022. È stato licenziato in seguito a queste scoperte.

L’indagine è iniziata nel novembre 2022 e si è ampliata a 61 articoli, trovando che Kameta aveva manipolato micrografie elettroniche e falsificato scale nei diagrammi. Ha ricevuto circa 230.000 dollari in sovvenzioni per ricerche legate alla sua cattiva condotta. La Japan Society for the Promotion of Science ha ordinato la restituzione dei fondi e ha vietato a Kameta di ricevere finanziamenti per dieci anni. Molti dei suoi collaboratori non hanno esaminato criticamente i dati, evidenziando un fallimento nel sistema di controllo accademico. Diverse riviste hanno già iniziato a ritrattare il suo lavoro e altri articoli sono sotto esame.