La Casa Bianca ha pubblicato un rapporto in cui esprime l’intenzione di esplorare la geoingegneria atmosferica come metodo per affrontare la crisi climatica. Il rapporto è stato rilasciato nonostante l’avvertimento della Commissione Europea sulle possibili conseguenze indesiderate
3 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La Casa Bianca ha pubblicato un rapporto in cui esprime l’intenzione di esplorare la geoingegneria atmosferica come metodo per affrontare la crisi climatica. Questo rapporto è stato rilasciato nonostante l’avvertimento della Commissione Europea sulle possibili conseguenze indesiderate di tali interventi su larga scala.
Il rapporto, prodotto dall’Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche della Casa Bianca su richiesta del Congresso, sottolinea l’importanza di esaminare i potenziali rischi e benefici della modifica della radiazione solare (SRM) come parte della politica climatica. Secondo il rapporto, l’SRM potrebbe offrire la possibilità di raffreddare significativamente il pianeta in pochi anni.
Nonostante ciò, la Casa Bianca ha dichiarato che non ci sono piani in corso per avviare un programma di ricerca globale sulla modifica della radiazione solare. Al momento, la sperimentazione ufficiale della geoingegneria atmosferica non è stata avviata.
Il rilascio del rapporto è avvenuto un giorno dopo che la Commissione Europea ha messo in guardia sui rischi e le conseguenze indesiderate legate alla manipolazione dei sistemi planetari per contrastare il riscaldamento globale.
La Commissione Europea ha pubblicato un documento che affronta la questione della geoingegneria nel contesto del cambiamento climatico, evidenziando la necessità di una condotta da adottare sulla sicurezza e la difesa. Il documento, emesso dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, riconosce lo studio e l’utilizzo delle tecniche e delle tecnologie climalteranti, ma mette in guardia sulle possibili conseguenze. Il testo afferma che l’intervento su larga scala sui sistemi naturali della Terra, noto come “geoingegneria”, come ad esempio la modifica della radiazione solare, sta attirando sempre più attenzione. Tuttavia, i rischi e le conseguenze impreviste di queste tecnologie sono poco conosciuti e richiedono regole, procedure e istituzioni adeguate.
L’Unione Europea ha dichiarato di voler rimanere fedele al Protocollo di Nagoya sull’accesso alle risorse genetiche e all’equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo. Questo accordo, supplementare alla Convenzione sulla diversità biologica del 1992, mira a garantire la condivisione giusta ed equa dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche per contribuire alla conservazione e all’uso sostenibile della biodiversità.
Nonostante l’attenzione e l’interesse per la geoingegneria, il documento non esclude completamente l’uso di tali tecnologie, ma suggerisce di promuovere nuovi colloqui internazionali per governare gli sforzi in questo ambito e sostenere studi per comprendere meglio i rischi correlati. La geoingegneria è già in uso in molti luoghi nel mondo, e l’UE ritiene che sia necessaria una governance internazionale adeguata per evitare che singoli attori conducano esperimenti senza la dovuta discussione e controllo a livello globale.
Il documento, che riguarda principalmente la politica estera, la sicurezza e la difesa, sottolinea l’importanza di affrontare le implicazioni del cambiamento climatico in questi settori. Viene menzionata la cooperazione tra l’UE e la NATO per affrontare le sfide per la sicurezza derivanti dal cambiamento climatico.
L’Europa, insieme al Nordamerica, è uno dei luoghi in cui si stanno studiando e sviluppando il maggior numero di progetti di ingegneria del clima. Nel corso degli anni, l’UE ha finanziato diversi progetti nel campo della geoingegneria, con un aumento significativo dei fondi stanziati negli ultimi anni. Inoltre, il numero di lobby che lavorano sulla geoingegneria nell’UE è aumentato, con almeno 20 organizzazioni che promuovono attivamente l’utilizzo di queste tecnologie.
Nonostante le posizioni divergenti, il fatto che l’UE affronti l’argomento della geoingegneria in modo chiaro e intenda aprire una discussione internazionale evidenzia che il settore sta raggiungendo livelli di sviluppo e applicazione tali da richiedere un approccio responsabile e una valutazione dei potenziali interessi in gioco.
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