Stupro a Palermo: dopo la violenza di gruppo volevano picchiare la vittima perché “non doveva denunciare”

Nuovi dettagli emergono nell’orrenda vicenda dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo lo scorso luglio


21 AGOSTO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Nuovi dettagli emergono nell’orrenda vicenda dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo lo scorso luglio. La diciannovenne vittima dell’aggressione ha rivelato che il responsabile principale di questa tragica vicenda è Angelo, un conoscente che aveva già tentato di violentarla in passato senza successo.

Il fidanzato della giovane ha sostenuto questa affermazione, indicando Angelo come l’artefice dell’intero piano. Ha dichiarato agli inquirenti che Angelo seguiva la vittima su Instagram e l’aveva invitata a trascorrere la serata insieme. La vittima aveva accettato l’invito portando con sé due amici, convinta di passare una serata spensierata con il gruppo di giovani.

La serata è iniziata con una visita a un locale notturno nel centro della città, accompagnata da una quantità significativa di alcol. In seguito, il gruppo si è diretto verso una zona buia del Foro Italico, dove si è verificato lo stupro di gruppo. La vittima ha descritto in dettaglio l’orrore che ha subito, inclusi gli abusi, le umiliazioni e la violenza di gruppo, che sono stati ripresi da uno dei responsabili con un cellulare.

Dopo l’aggressione, la giovane ha chiamato il suo fidanzato per chiedere aiuto, ma la chiamata è stata interrotta prima che potesse dare ulteriori dettagli sulla sua posizione. È stata successivamente trovata in stato di shock da alcuni passanti, i quali hanno chiamato un’ambulanza per soccorrerla.

L’indagine ha portato all’arresto di quattro sospettati iniziali, tra cui Angelo, ma ha anche rivelato la spaventosa intenzione vendicativa degli altri membri del gruppo. Con Angelo già in carcere e disposto a fare i nomi degli altri complici, questi ultimi temevano per la propria incolumità e pianificavano di vendicarsi sulla vittima. In particolare, un’intercettazione ha catturato uno dei complici che minacciava di picchiarla e chiudere le narici con una testata, evidenziando una chiara volontà punitiva nei confronti della ragazza.

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