Matteo Salvini, leader della Lega, ha dichiarato che non intende patteggiare nel processo Open Arms a suo carico, in cui è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di 147 migranti dalla nave Open Arms nel 2019. Salvini ritiene di aver difeso la sicurezza del Paese e di aver mantenuto una promessa elettorale. Nonostante la richiesta di condanna a 6 anni di carcere da parte della Procura di Palermo, Salvini ha espresso fiducia nel sistema giudiziario e ha definito il processo un “attacco politico” al governo Meloni. La Lega ha convocato un consiglio federale per esprimere solidarietà al suo leader e ha annunciato una campagna di mobilitazione, con gazebo nelle piazze e un raduno a Pontida il 6 ottobre. Salvini ha incassato il sostegno di alleati internazionali come Viktor Orbán, che lo ha definito “il patriota più coraggioso d’Europa”.