Salgono a sette le morti sospette all’ospedale Papardo di Messina a causa di un presunto batterio killer. Tra i casi indagati c’è quello di un uomo di 82 anni, deceduto dopo un intervento chirurgico. I familiari hanno presentato un esposto per chiarire le cause del decesso. La procura ha avviato indagini e tre medici sono attualmente sotto inchiesta. Due sale operatorie sono state sequestrate per analisi
All’ospedale Papardo di Messina, il numero delle morti sospette legate a un presunto batterio killer è salito a sette. Recentemente, i familiari di un uomo di 82 anni, originario di Ragusa ma residente in Australia, hanno deciso di presentare un esposto attraverso il loro avvocato, Massimiliano Fabio, per indagare sulle cause del decesso del loro congiunto. L’anziano era deceduto il 17 settembre scorso dopo un intervento di angioplastica.
Attualmente, l’ospedale è sotto inchiesta da parte della procura di Messina e tre medici sono stati indagati. Sei giorni fa, sono state sequestrate due sale operatorie di cardiochirurgia per effettuare analisi approfondite. Secondo l’avvocato Fabio, la morte dell’82enne potrebbe essere considerata un nuovo caso di morte sospetta.
L’uomo era stato colpito da un malore mentre si trovava in vacanza sull’isola di Stromboli e successivamente trasferito d’urgenza all’ospedale Papardo tramite elisoccorso. Qui i medici avevano diagnosticato un infarto. Dopo l’intervento di angioplastica, durante il quale era stata applicata una protesi chiamata “stent”, i sanitari avevano rassicurato la famiglia sulle buone condizioni di salute dell’anziano.
Tuttavia, nonostante le rassicurazioni, le condizioni del paziente si erano aggravate e l’uomo era stato ricoverato in terapia intensiva a causa di un’infezione. Inizialmente, l’infezione era stata attribuita alle vie urinarie, ma successivamente si era rivelata essere ai polmoni. L’82enne è deceduto il 17 settembre.