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9 MAGGIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia per ben 18 anni, è stato condannato a 5 anni e 10 mesi di reclusione per corruzione nell’esercizio delle funzioni politiche. Nonostante la condanna definitiva, una volta scontata la pena, l’ex politico potrebbe tornare in pista per raccogliere voti e indennità. Questa possibilità è garantita dalla legge italiana, che non prevede la decadenza automatica dei diritti politici in seguito ad una condanna per reati non violenti.
La carriera politica di Formigoni è stata segnata da scandali di corruzione che lo hanno portato alla condanna. Secondo le sentenze, tra il 1997 e il 2011, 61 milioni di euro di fondi della Fondazione Maugeri e dell’Ospedale San Raffaele furono sottratti illecitamente e usati per pagare mazzette in cambio di favori e rimborsi ai due enti. Formigoni era anche accusato di aver ricevuto vacanze gratis e l’uso di un lussuoso yacht in cambio di decisioni favorevoli e rimborsi non dovuti, “soldi tolti ai malati per i suoi sollazzi”, come sottolineò nella requisitoria del processo di primo grado l’allora pm Laura Pedio.
I giudici della Suprema Corte hanno stabilito che, sebbene formalmente il Presidente della Regione non fosse il responsabile delle decisioni in materia di sanità, Formigoni aveva un totale predominio nella concreta procedura dei provvedimenti in questione. Questi provvedimenti consistevano in delibere per “varie decine di milioni di euro” dati indebitamente alle Fondazioni Maugeri e San Raffaele che, corrompendo il ‘Celeste’, volevano “sterilizzare i risultati negativi” dei tagli alla sanità privata ottenendo dalla Regione Lombardia “provvedimenti favorevoli”.
Dopo la condanna, Formigoni ha trascorso del tempo in carcere e poi, da ottobre scorso, è in prova ai servizi sociali, insegna italiano alle suore straniere dell’istituto Piccolo Cottolengo Don Orione. La sua pena scadrà a marzo 2024, poche settimane prima delle elezioni europee.
Nonostante ciò, secondo un retroscena pubblicato dal quotidiano La Repubblica, Formigoni starebbe progettando di tornare in politica e il fautore di questa mossa sarebbe il presidente del Senato, Ignazio La Russa. I due avrebbero discusso la possibilità di una candidatura alle elezioni europee del 2024 durante un pranzo in un ristorante vicino al Palazzo della Regione Lombardia.
Ciò solleva la domanda su quale sarebbe la contropartita per il partito di Meloni, Fratelli d’Italia. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il partito potrebbe ottenere una “copertura nel mondo cattolico moderato del Nord”. In altre parole, Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, potrebbe cercare di costruire una base di supporto tra i cattolici moderati del Nord, in particolare con l’aiuto di Comunione e Liberazione, e Formigoni potrebbe essere visto come un’aggiunta utile a questa strategia. Tuttavia, ci sono molte domande sul fatto che un politico condannato per corruzione dovrebbe essere autorizzato a candidarsi nuovamente per un ufficio pubblico, specialmente perché i suoi crimini sembrano essere stati commessi a scapito dei malati. La possibilità che Formigoni possa tornare in politica dopo essere stato condannato per corruzione ha sollevato anche questioni etiche e morali sul sistema politico italiano e sulla fiducia che i cittadini possono avere nei loro rappresentanti eletti.
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