I risultati degli studenti italiani in matematica e scienze mostrano un quadro di luci e ombre: da un lato, le prestazioni sono leggermente sotto la media europea ma sopra quella internazionale, dall’altro, persistono marcate disparità territoriali e di genere
I risultati degli studenti italiani in matematica e scienze mostrano un quadro di luci e ombre: da un lato, le prestazioni sono leggermente sotto la media europea ma sopra quella internazionale, dall’altro, persistono marcate disparità territoriali e di genere. È quanto emerge dall’indagine internazionale IEA TIMSS 2023, presentata il 4 dicembre dall’INVALSI presso l’Archivio di Stato di Roma. Alla ricerca hanno partecipato 64 paesi e otto entità subnazionali, tra cui 150 scuole italiane con oltre 4.000 studenti di scuola primaria e altrettanti di scuola secondaria di primo grado.
I risultati degli studenti italiani
Gli alunni italiani di quarta elementare hanno raggiunto un punteggio medio in matematica di 513 punti, superiore alla media internazionale (503) e in linea con paesi come Serbia, Belgio francese, Ungheria e Portogallo. Per gli studenti di terza media, il punteggio in matematica è stato di 501 punti, superiore alla media internazionale di 478 e simile a quella di paesi come Norvegia, Malta, Romania e Finlandia.
In scienze, i risultati sono altrettanto positivi: il punteggio medio italiano è di 511 punti, superiore alla media internazionale di 494 e collocato tra i 32 paesi con punteggi significativamente sopra la media. Tuttavia, solo il 7% degli studenti italiani ha dimostrato conoscenze di livello eccellente in matematica.
Divari territoriali
Le differenze tra Nord e Sud emergono in modo drammatico. Gli studenti delle regioni settentrionali, in particolare del Nord-Ovest, ottengono punteggi che si avvicinano ai 650 punti, mentre al Sud e nelle isole i risultati si attestano intorno ai 350 punti, con una differenza di 300 punti tra le prestazioni migliori e peggiori. La media dei risultati tra Nord e Sud presenta un divario di 50 punti, che evidenzia un forte squilibrio nella qualità dell’istruzione tra le diverse aree del Paese.
Differenze di genere
Un altro aspetto critico riguarda le disparità di genere. In Italia, i maschi ottengono risultati migliori rispetto alle femmine in matematica e scienze, con un divario medio di 22 punti in quarta elementare e di 16 punti in terza media. Questo divario è tra i più alti registrati a livello globale. A livello internazionale, in 40 paesi i maschi superano le femmine in queste materie, con l’unica eccezione del Sudafrica, dove le femmine ottengono risultati mediamente superiori di 29 punti rispetto ai maschi.
L’impatto della pandemia e le disuguaglianze socio-economiche
Gli esperti hanno sottolineato che le disuguaglianze socio-economiche si sono accentuate negli ultimi anni, specialmente a seguito della pandemia di COVID-19. Gli studenti provenienti da famiglie con un basso retroterra socio-economico e culturale hanno subito le perdite più significative in termini di apprendimento. Secondo il presidente di INVALSI Roberto Ricci e le ricercatrici Laura Palmerio ed Elisa Caponera, “il pensiero che viene è chi era debole ha perso di più”.
Il contesto internazionale
A livello globale, i paesi dell’Est Asiatico, con Singapore al vertice (oltre 600 punti), continuano a primeggiare in matematica e scienze, distanziando ampiamente gli altri partecipanti. Anche all’interno dell’Europa, il panorama è variegato: mentre alcuni paesi ottengono risultati simili a quelli italiani, altri riescono a posizionarsi significativamente sopra la media internazionale.