I lavoratori con reddito annuo fino a 35 mila euro, con reddito annuo superiore a 15 mila e inferiore a 50 mila euro e le lavoratrici con almeno due figli beneficiano di un aumento dello stipendio netto
Nel 2024, in Italia, i lavoratori con reddito annuo fino a 35 mila euro, con reddito annuo superiore a 15 mila e inferiore a 50 mila euro e le lavoratrici con almeno due figli beneficiano di un aumento dello stipendio netto.
Lavoratori con reddito annuo fino a 35 mila euro
Per i lavoratori con reddito annuo fino a 35 mila euro, la legge di Bilancio 2024 conferma lo sgravio contributivo già previsto nel 2023.
In particolare, la quota di contributi che il lavoratore deve versare viene abbattuta al:
- 2,19% nel privato, 1,80% nel pubblico, in caso di busta paga lorda fino a 1.923 euro (25 mila euro in prospettiva);
- 3,19% nel privato, 2,80% nel pubblico, in caso di busta paga lorda superiore a 1.923 euro ma comunque fino a 2.692 euro (35 mila euro in prospettiva).
A seconda dei casi, quindi, c’è un risparmio del 7% o 6%.
Tuttavia, questo risparmio non si riversa interamente sullo stipendio netto.
Prima, infatti, sull’imponibile lordo al netto dei contributi – che ovviamente risulterà più alto visto il minor versamento contributivo – bisogna applicare le aliquote d’imposta Irpef.
In particolare, la legge di Bilancio 2024 ha accorpato i primi due scaglioni di reddito con aliquota unica del 23%.
Ne risulta così un risparmio per chi si trova nella fascia compresa tra i 15 mila e i 50 mila (sopra questa soglia non sono previsti vantaggi viste le novità apportate in legge di Bilancio).
Considerando un 2% per la fascia di reddito compresa tra 15 mila e 28 mila euro, per la quale nel 2023 l’aliquota d’imposta era pari al 25%, ne risulterà un risparmio che nella migliore delle ipotesi può essere di 20 euro al mese, 260 euro l’anno.
Lavoratori con reddito annuo superiore a 15 mila e inferiore a 50 mila euro
Per i lavoratori con reddito annuo superiore a 15 mila e inferiore a 50 mila euro, l’unico incremento riconosciuto è quello afferente alla colonna sulle nuove aliquote Irpef.
Infatti, l’aumento spettante grazie allo sgravio contributivo è in busta paga già da luglio scorso.
Lavoratrici con almeno due figli
Le lavoratrici con almeno due figli, invece, godono di un ulteriore sgravio contributivo, indipendentemente dall’importo della busta paga, fino a un massimo di 3.000 euro di versamenti annui.
A goderne sono quelle con due figli di cui almeno uno di età inferiore a 10 anni, come pure quelle con almeno tre figli di cui almeno uno minorenne.
In tal caso, però, bisogna fare una differenza tra le lavoratrici che avendo una retribuzione annua lorda fino a 35 mila euro godono già del suddetto sgravio (6 o 7 per cento), rispetto a quelle che invece avendo una retribuzione superiore godranno per intero del risparmio annuo di 3.000 euro, quindi circa 230 euro al mese.
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