Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Decreto flussi”, un provvedimento che introduce nuove norme in materia di immigrazione (prevede una serie di obblighi per i migranti e per le ONG coinvolte nel soccorso dei migranti)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Decreto flussi”, un provvedimento che introduce nuove norme in materia di immigrazione. Questo decreto prevede una serie di obblighi per i migranti e per le organizzazioni non governative (ONG) coinvolte nel soccorso dei migranti.
Tra le principali disposizioni del decreto, si prevede l’incremento dell’uso dell’Intelligenza Artificiale nei procedimenti relativi alle domande di ingresso per lavoro. Inoltre, sarà possibile precompilare le domande normalmente riservate al “click day”. I migranti saranno obbligati a cooperare per facilitare la loro identificazione, consentendo l’accesso ai dati dei loro dispositivi elettronici, come i cellulari, e dovranno rilasciare le proprie impronte digitali. Questo accesso potrà essere disposto dal questore e effettuato da ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, previa convalida dell’autorità giudiziaria. I migranti avranno il diritto di essere assistiti da un mediatore culturale durante queste procedure.
Inoltre, il decreto stabilisce restrizioni per i datori di lavoro che assumono in modo irregolare. Saranno previste inibizioni per quei datori di lavoro che non stipulano il contratto di lavoro dopo l’ingresso dello straniero o che impiegano lavoratori senza contratto. Sono previsti anche particolari obblighi di verifica preventiva al rilascio del nullaosta o prima del rilascio del visto per i cittadini provenienti da Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, paesi in cui si registrano molte irregolarità.
Un aspetto importante del decreto riguarda le misure a tutela delle vittime del caporalato. È stato introdotto un permesso di soggiorno speciale per le vittime di questo reato che collaborano con le autorità per far emergere le reti criminali. Queste persone, se esposte a rischi per la loro incolumità, potranno accedere a un sistema di protezione simile a quello previsto per i testimoni di giustizia. Dovranno anche seguire programmi di integrazione sociale e linguistica e preparazione all’inserimento nel mondo del lavoro.
Il “Decreto flussi” introduce anche modifiche riguardanti il soccorso navale. Viene stabilito l’obbligo per le ONG di segnalare immediatamente eventuali incidenti in mare all’autorità marittima italiana. Inoltre, è prevista la revoca della protezione internazionale qualora ci siano fondati motivi di pericolosità per la sicurezza dello Stato.
Alcuni analisti del fenomeno migratorio hanno sollevato critiche riguardo a queste misure, evidenziando contraddizioni nei provvedimenti. Hanno sottolineato come alcune lobby sovranazionali possano trarre profitto dal traffico di esseri umani, mentre si inaspriscono i controlli digitali sui singoli migranti, comportando un notevole dispendio di risorse statali.
Le migrazioni sono un fenomeno complesso e multifattoriale che ha sempre caratterizzato l’umanità. Tuttavia, ogni epoca presenta le proprie criticità sociali ed etiche; pertanto, alcuni sostengono che non si dovrebbe parlare di “immigrazione controllata”, ma piuttosto di “migrazione controllata” dai business legati al traffico illegale di esseri umani.
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