RAINEWS – Putin e la visita a Kim Jong-un in Corea del Nord

Le immagini satellitari dell’aeroporto e della piazza principale di Pyongyang mostrano preparativi per la visita del presidente russo Vladimir Putin in Corea del Nord. Gli aerei civili sono stati sgomberati dall’aeroporto della capitale e ci sono segni di una possibile parata nella grande piazza Kim Il Sung, secondo quanto riportato dal sito NK Pro, che cita immagini satellitari di “2024 Planet Labs Inc”.

Durante la visita, Putin prevede di firmare documenti importanti. Il presidente russo ha dichiarato di apprezzare il forte sostegno della Corea del Nord all’operazione militare in Ucraina. Il ministro degli Esteri ucraino ha definito il rapporto tra Putin e Kim come una “bromance solitaria”.

Questa è la prima visita di Stato in Corea del Nord di un presidente russo in 24 anni, su invito diretto di Kim Jong-un. Putin aveva visitato Pyongyang nel 2000 per incontrare l’allora leader nordcoreano Kim Jong Il. Il viaggio avviene nove mesi dopo che Putin ha accolto Kim al cosmodromo di Vostochny, nel settembre 2023. Durante quel viaggio, Kim ha visitato diversi siti militari e ha ribadito il pieno sostegno della Corea del Nord alla Russia, dichiarandosi pronto ad aprire un “nuovo capitolo” nelle relazioni tra i due paesi.

Entrambi i paesi sono sottoposti a sanzioni internazionali: la Russia per l’invasione dell’Ucraina e la Corea del Nord per i suoi test su missili balistici e armi nucleari. Funzionari di USA e Corea del Sud hanno accusato la Corea del Nord di fornire armi alla Russia in cambio di tecnologie militari e aiuti economici. Sia Pyongyang che Mosca hanno negato queste accuse, che violerebbero le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Recentemente, il Pentagono ha accusato nuovamente la Russia di utilizzare missili balistici nordcoreani in Ucraina.

La visita di Putin in Corea del Nord avviene in un contesto di crescenti preoccupazioni internazionali per un possibile accordo sugli armamenti tra Pyongyang e Mosca, che potrebbe rafforzare la minaccia rappresentata dalle armi nucleari e dal programma missilistico nordcoreano.