Una pioggia di detriti spaziali è diretta verso la Terra: si tratta di 20 satelliti Starlink rilasciati su un’orbita sbagliata a causa di un guasto al motore del Falcon 9 di SpaceX
Una pioggia di detriti spaziali è diretta verso la Terra, ma non c’è alcun allarme. Si tratta di 20 satelliti Starlink per le connessioni Internet globali, rilasciati su un’orbita sbagliata a causa di un guasto al motore dello stadio superiore del lanciatore Falcon 9 di SpaceX.
Oltre ai satelliti Starlink, sta rientrando in modo controllato il grande cargo Cygnus della Northrop Grumman, al termine della sua missione sulla Stazione Spaziale Internazionale per conto della NASA. Invece, lo stadio superiore del lanciatore cinese Lunga Marcia è rientrato in modo incontrollato.
Secondo i dati del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (NORAD), due dei 20 satelliti Starlink sono già rientrati nell’atmosfera, mentre per gli altri il rientro è previsto nella stessa giornata. Alcuni frammenti sono stati avvistati sui cieli di Cile e Argentina.
Gli esperti spiegano che quando i satelliti vengono immessi in un’orbita sbagliata, la procedura è di farli rientrare al più presto. I satelliti Starlink, lunghi 2,8 metri e larghi 1,4 metri, non richiedono un rientro controllato perché il rischio per la popolazione è ritenuto basso.
Al contrario, il rientro del cargo Cygnus avviene in modo controllato, in modo che eventuali frammenti sopravvissuti cadano in zone non abitate, come l’Oceano Pacifico. I frammenti del lanciatore cinese Lunga Marcia, invece, sono rientrati in modo incontrollato sul nord della Thailandia.
I relitti spaziali che rientrano nell’atmosfera terrestre si disintegrano nella maggior parte dei casi. Dall’inizio del 2024, i rientri più seguiti sono stati quelli della sonda Peregrine e del satellite europeo ERS-2.
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