Si è visto recapitare una richiesta di restituzione da parte dell’Inps per due mensilità della pensione. L’istituto di previdenza sociale lo considerava morto
Un uomo di 66 anni di Foggia, Nando, si è visto recapitare una richiesta di restituzione da parte dell’Inps per due mensilità della pensione. Il motivo? L’istituto di previdenza sociale lo considerava morto.
Nando è però vivo e vegeto. “All’Inps risulta che io sia deceduto l’1 dicembre del 2023”, racconta l’uomo. “Per questo motivo, le mensilità di gennaio e febbraio 2024 mi sono state erroneamente accreditate e ora devo restituirle.”
L’uomo si è rivolto all’Inps per chiarire la situazione. “I funzionari dell’ente hanno ammesso l’errore e mi hanno detto che non sono tenuto a restituire le due mensilità”, spiega Nando. “Inoltre, hanno sbloccato gli emolumenti di marzo, che dovevano essere pagati il primo giorno del mese.”
Nando ha quindi comunicato alla sua nuova banca che la pensione sarebbe stata regolarmente accreditata. “Ad oggi, però, non ho ancora ricevuto nulla”, afferma l’uomo.
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