Nel fine settimana, gran parte del personale della cooperativa Medihospes, responsabile della gestione dei centri per richiedenti asilo in Albania, rientrerà in Italia. I centri sono attualmente vuoti a causa della mancanza di convalida da parte dei tribunali italiani per il trattenimento dei migranti. Solo sette membri della cooperativa rimarranno all’interno dei centri, insieme a personale albanese e a un numero imprecisato di agenti di polizia italiani
Nel fine settimana, gran parte del personale della cooperativa Medihospes, responsabile della gestione dei centri per richiedenti asilo in Albania, rientrerà in Italia. I centri sono attualmente vuoti a causa della mancanza di convalida da parte dei tribunali italiani per il trattenimento dei migranti. Solo sette membri della cooperativa rimarranno all’interno dei centri, tra cui il direttore e alcuni dipendenti con ruoli amministrativi. Il personale albanese continuerà a lavorare nei centri, inclusi addetti alle pulizie e all’assistenza medica.
I centri sono stati voluti dal governo di Giorgia Meloni e comprendono tre strutture principali: un hotspot per lo sbarco e l’identificazione dei migranti, un centro di prima accoglienza e un Centro di Permanenza e Rimpatrio (CPR). Queste strutture erano destinate a ospitare migranti soccorsi nel Mediterraneo dalle autorità italiane. Tuttavia, diversi tribunali italiani hanno stabilito che i migranti provenienti dai paesi di origine non possono essere considerati “sicuri”, impedendo così il loro trattenimento.
La situazione ha portato a critiche sul costo operativo dei centri vuoti. Inizialmente, i centri avrebbero dovuto ospitare centinaia di migranti alla volta; tuttavia, la mancanza di convalida ha costretto il governo a riportare i migranti in Italia. La co-presidente di Volt Europa, Francesca Romana D’Antuono, ha visitato uno dei centri e ha riferito che solo 12 agenti di polizia italiani erano presenti. Il ministero dell’Interno ha confermato che i centri resteranno aperti anche se con personale ridotto e variabile a seconda delle necessità del momento.