Nella notte tra venerdì e sabato, Israele ha attaccato basi militari in tre province dell’Iran: Teheran, Ilam e Khuzestan. L’operazione, condotta con oltre cento aerei militari, è stata descritta dall’esercito israeliano come una risposta a più di un anno di attacchi iraniani contro Israele. Israele ha colpito obiettivi militari, tra cui difese aeree e siti di produzione di missili a lungo raggio, affermando di aver colpito 20 obiettivi.
Le agenzie di stampa iraniane hanno riportato che i danni causati dai bombardamenti sarebbero stati limitati, ma non è chiaro se questa sia una valutazione accurata o una strategia per minimizzare la vulnerabilità del regime. L’attacco è avvenuto 24 giorni dopo che l’Iran aveva lanciato missili balistici contro Israele in risposta all’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. L’esercito israeliano ha avvertito l’Iran di non intraprendere ulteriori ritorsioni, sottolineando che sarebbe “obbligato a rispondere”. Questo bombardamento rappresenta il primo attacco aereo straniero contro l’Iran dalla guerra Iran-Iraq degli anni Ottanta.
“I can now confirm that we have concluded the Israeli response to Iran’s attacks against Israel. We conducted targeted and precise strikes on military targets in Iran — thwarting immediate threats to the State of Israel.”
Watch IDF Spokesperson RAdm. Daniel Hagari talk about the… pic.twitter.com/1OOss3etpV
— Israel Defense Forces (@IDF) October 26, 2024