La Procura minorile di Napoli ha avviato un’inchiesta per contrastare l’esaltazione del crimine sui social media da parte di giovani, in seguito all’omicidio di Santo Romano, avvenuto per mano di un diciassettenne. La Procura ha deciso di identificare gli autori di post che celebrano atti violenti, coinvolgendo anche i genitori dei minorenni responsabili. Questo provvedimento mira a fermare la diffusione di contenuti che glorificano la violenza e il crimine tra i ragazzi.
Inoltre, il procuratore minorile Maria de Luzenberger ha sottolineato che molti giovani, pur non appartenendo alla camorra, sono influenzati da una cultura camorristica. La situazione a Napoli è aggravata dall’accesso facile alle armi, che rappresenta una grave emergenza sociale. La madre di una vittima ha descritto la realtà di Napoli come divisa tra chi possiede armi e chi vive nella paura.