Manuel Bortuzzo, campione di nuoto paralimpico, è vittima di stalking da parte della sua ex fidanzata Lucrezia Hailé Selassiè, nota come Lulù. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per la giovane, accusata di comportamenti persecutori nei confronti di Bortuzzo, iniziati dopo la fine della loro relazione, avvenuta durante il Grande Fratello Vip nel 2021-2022
Manuel Bortuzzo, campione di nuoto paralimpico, si trova coinvolto in un caso di stalking contro la sua ex fidanzata, Lucrezia Hailé Selassiè, conosciuta come Lulù. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per la giovane, accusata di comportamenti persecutori nei confronti dell’atleta.
Bortuzzo e Selassiè si erano conosciuti durante il Grande Fratello Vip nell’edizione 2021-2022. La loro relazione è terminata poco dopo la fine del reality, ma Lulù non ha accettato la rottura. Secondo le accuse, ha iniziato a perseguitare Bortuzzo con messaggi minacciosi e comportamenti aggressivi. Tra le frasi inviate ci sarebbero state minacce come: «Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo».
Per questi motivi, Bortuzzo ha deciso di denunciarla. Prima dell’estate 2024, Selassiè ha ricevuto un divieto di avvicinamento e ha dovuto indossare un braccialetto elettronico per atti persecutori.
Le indagini hanno rivelato che Lulù ha perseguitato Bortuzzo per circa due anni. In un’occasione, si sarebbe presentata all’ospedale di Latina mentre lui era ricoverato, insultando i medici perché non le permettevano di entrare. Inoltre, a settembre 2022, si è recata in un ristorante dove Bortuzzo stava cenando con una nuova fidanzata.
Nel luglio 2023, Selassiè è volata a Manchester per i Mondiali di nuoto, prenotando una stanza nello stesso hotel di Bortuzzo e lasciandogli un biglietto sotto la porta. Un episodio simile è avvenuto in Portogallo, dove ha scritto un messaggio d’amore e lo ha atteso nella sua camera d’albergo. Quando lui non ha risposto ai suoi inviti, Lulù lo avrebbe aggredito schiaffeggiandolo.
La Procura ha chiuso le indagini e richiesto il giudizio immediato per Selassiè, che ha scelto il rito abbreviato. L’udienza è fissata per il 13 marzo 2025. Nel capo d’imputazione si sottolinea che i comportamenti della giovane hanno causato a Bortuzzo uno stato d’ansia e paura, costringendolo a modificare le sue abitudini di vita.
Selassiè ha tentato di far revocare il braccialetto elettronico, sostenendo che interferiva con la sua attività di influencer, ma il giudice ha respinto la richiesta. L’udienza per questa istanza è programmata per il 28 gennaio 2025.
Il caso evidenzia una situazione complessa legata alla fine di una relazione che si è trasformata in una serie di atti persecutori.
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