Una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha messo in discussione il sistema contrattuale dei calciatori, generando preoccupazione tra i club di tutto il mondo. Il caso prende origine dalla vicenda di Lassana Diarra, ex centrocampista francese, che nel 2015 era stato denunciato dal Lokomotiv Mosca per aver rescisso unilateralmente il contratto con la società
Una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha messo in discussione il sistema contrattuale dei calciatori, generando forte preoccupazione tra i club calcistici di tutto il mondo. Il caso prende origine dalla vicenda di Lassana Diarra, ex centrocampista francese, che nel 2015 era stato denunciato dal Lokomotiv Mosca per aver resciso unilateralmente il contratto con la società.
La sentenza dell’UE
La Corte di Giustizia UE ha stabilito che le norme internazionali della FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori sono “incompatibili con la libera circolazione delle persone” sancita dall’Unione Europea. In base ai regolamenti attuali, un giocatore che interrompe un contratto senza giusta causa è obbligato a risarcire il club. Tuttavia, per i giudici, questa regola limita la libertà di movimento dei lavoratori, e quindi anche dei calciatori.
Di fatto, questa decisione potrebbe portare i giocatori ad avere maggiore libertà di lasciare un club, anche senza dover rispettare le scadenze contrattuali.
La reazione della FIFA
In risposta a questa sentenza, la FIFA ha deciso di sospendere temporaneamente le sanzioni per i giocatori e gli allenatori che rescindono unilateralmente i contratti. Inoltre, l’organizzazione ha avviato un processo di consultazione globale per raccogliere opinioni e proposte sul tema.
“In seguito all’apertura di un dialogo globale sul sistema di trasferimento al fine di adattare l’articolo 17 del Regolamento sullo status e il trasferimento dei giocatori, la FIFA ha ricevuto un feedback ampio e costruttivo da una varietà di parti interessate attraverso la piattaforma online accessibile al pubblico”, ha dichiarato la federazione.
Consultazioni in corso
La FIFA ha spiegato di aver ricevuto contributi da numerosi attori del mondo del calcio, tra cui:
- Organizzazioni rappresentative dei giocatori, sia europee che extraeuropee.
- Leghe calcistiche di diversi paesi.
- Club, rappresentati direttamente o tramite le rispettive associazioni.
- Associazioni membri della FIFA, sia europee che di altre confederazioni.
“Tra gli altri, sono state presentate proposte da club, leghe e associazioni di tutto il mondo. Tutti questi stakeholder hanno espresso interesse a impegnarsi in ulteriori discussioni”, si legge nella nota ufficiale.
Prossimi passi
L’obiettivo principale di questo dialogo è quello di “formulare una proposta consolidata in relazione a possibili modifiche”, spiega la FIFA. La federazione mira a sviluppare un nuovo quadro normativo che tenga conto di aspetti fondamentali come:
- Integrità e regolarità delle competizioni.
- Composizione delle squadre.
- Periodi di registrazione.
- Stabilità contrattuale.
- Interessi legittimi dei calciatori.
“Il processo di consultazione entrerà ora in una nuova fase, con incontri formali tra la FIFA e i rappresentanti dei diversi stakeholder che si terranno nelle prossime settimane. La FIFA prevede di presentare una proposta preliminare per una versione rivista dei regolamenti nel prossimo futuro”, conclude la federazione.
L’impatto sui club
Questa situazione ha creato grande incertezza tra i club, che temono una possibile rivoluzione nel calciomercato. Al momento, resta da capire quale sarà la direzione presa dalla FIFA per affrontare questa crisi e ristabilire un equilibrio tra la tutela dei diritti dei calciatori e la necessità di stabilità contrattuale per le società sportive.
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