La Protezione Civile del Veneto ha dichiarato lo stato di allarme “rosso” per criticità idrogeologica e idraulica su gran parte del territorio regionale, valido dalle ore 12.00 di oggi alle 14.00 di domani.
Per quanto riguarda la criticità idraulica, l’allarme rosso riguarda i bacini dell’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e Basso Brenta-Bacchiglione, mentre il preallarme arancione è stato emesso per il bacino del Livenza, Lemene e Tagliamento; stato di attenzione giallo per il resto dei bacini, eccetto l’alto Piave (verde).
Per quanto riguarda la criticità idrogeologica, lo stato di allarme rosso è stato dichiarato per i bacini del Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige; del Basso Brenta-Bacchiglione; del Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna; mentre lo stato di preallarme arancione è stato dichiarato per tutto il resto dei bacini regionali. L’allerta per temporali in tutti i bacini idrografici del Veneto è massima, ad eccezione dell’alto Piave bellunese.
Le forti piogge hanno causato allagamenti diffusi e danni nella regione del Veneto, soprattutto nella pianura, con intense precipitazioni soprattutto durante la notte. La circolazione stradale è molto compromessa, con numerosi tratti di strada e sottopassi allagati. I vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di richieste di aiuto e sono già intervenuti in 250 situazioni di criticità dall’inizio dell’emergenza. Il presidente della Regione, Luca Zaia, terrà una conferenza stampa nella sede della Protezione Civile a Marghera per fare il punto della situazione.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha aperto un’unità di crisi per gestire l’emergenza causata dal maltempo e ha dichiarato lo stato di emergenza, avviando la procedura per i rimborsi e l’accesso ai fondi nazionali. L’ondata di maltempo ha colpito inizialmente la bassa padovana e successivamente il resto del Veneto, soprattutto le province di Vicenza e Verona. Non si segnalano vittime o situazioni di particolare gravità. Nella serata precedente, sono stati aperti tutti i sei bacini di laminazione per le piene tra Vicenza e Verona, che hanno svolto un ruolo fondamentale nel mitigare gli effetti delle piogge abbondanti. Zaia ha sottolineato che si tratta di un evento insolito per il mese di maggio e che la regione sta affrontando una situazione di difficoltà. Le previsioni indicano ulteriori precipitazioni, soprattutto nelle province di Belluno e Treviso, e la Protezione Civile regionale è in contatto con le regioni confinanti, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Durante la notte, un ponte è stato distrutto da un torrente in piena nel comune di Malo (Vicenza), ma fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta nell’incidente. Il ponte, conosciuto come “Ponte delle galline”, è crollato a causa della forza della corrente del torrente Livergon, ingrossato dalle piogge. Gli abitanti della zona hanno dato l’allarme dopo aver sentito un forte boato. A Malo, si è verificato anche il crollo di un altro ponte più piccolo nella zona di via Petrarca. I danni causati dal maltempo sono stati rilevanti anche nel comune di Isola Vicentina. A Schio (Vicenza), i carabinieri hanno salvato due donne intrappolate all’interno della loro auto in un sottopasso allagato in viale Europa, immergendosi nell’acqua e nel fango trascinati dai torrenti per estrarle attraverso i finestrini dell’auto.