In un’intervista su La7, Maria Rosaria Boccia ha parlato del suo coinvolgimento nel caso che ha portato alle dimissioni del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano
Maria Rosaria Boccia ha parlato pubblicamente del suo coinvolgimento nel caso che ha portato alle dimissioni del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In un’intervista rilasciata a La7, mentre Sangiuliano si dirigeva a Palazzo Chigi per presentare le sue dimissioni, Boccia ha raccontato dettagli che potrebbero aggravare la posizione dell’ex ministro. La donna ha ribadito la sua versione dei fatti, continuando a smentire quanto dichiarato dal ministero e fornendo ulteriori dettagli sul suo rapporto con Sangiuliano. Lui stesso aveva ammesso in un’intervista con il direttore del Tg1 di aver avuto una relazione con Boccia, pur essendo sposato.
Nell’intervista, Boccia ha espresso rammarico per le dimissioni di Sangiuliano, descrivendolo come una persona competente che meritava quel ruolo, ma ha anche aggiunto che, dopo tutto ciò che è accaduto, era inevitabile che lasciasse l’incarico. Ha sottolineato che se il ministro avesse detto la verità fin dall’inizio, probabilmente avrebbe potuto evitare le dimissioni. Ha spiegato: “Io ho solo rettificato le bugie del ministro e continuo a farlo, purtroppo.”
Boccia ha rivelato di aver mantenuto contatti con Sangiuliano fino a poco tempo prima delle dimissioni, affermando di averlo sentito fino alla sera prima e che anche lui le aveva confidato di non attraversare un momento facile. Tuttavia, la donna si aspetta delle scuse personali da parte di Sangiuliano, non dal ministro, ma dall’uomo, poiché ritiene che sia stato lui a esporla pubblicamente. Ha detto: “Fino a dieci giorni fa nessuno mi conosceva, ora la mia vita è cambiata.”
Durante l’intervista, Boccia ha chiarito di non essere una spia o un’avversaria politica, affermando di essere una sostenitrice del centrodestra e di aver votato per Giorgia Meloni. Ha raccontato di aver conosciuto Sangiuliano in un incontro casuale dopo un evento teatrale a Napoli, e da lì sono iniziati i contatti con scambi di messaggi e telefonate.
Un momento centrale della vicenda è la telefonata tra Sangiuliano e sua moglie, a cui Boccia avrebbe assistito senza che la moglie del ministro fosse a conoscenza della sua presenza. Durante quella chiamata, la moglie avrebbe chiesto al ministro di annullare la nomina di Boccia. Boccia ha commentato: “La mia nomina è stata annullata per il capriccio di una donna o per mancanza di competenze?”
Boccia ha anche discusso la sua presenza sui social media, spiegando che tutti i post che la ritraevano con il ministro erano stati approvati da lui. Ha ricordato un episodio in cui Sangiuliano le aveva chiesto perché non avesse pubblicato una foto di un evento a cui aveva partecipato. Ha negato di aver mai registrato il ministro con dispositivi tecnologici nascosti, come occhiali smart, spiegando che si trattava solo di un oggetto acquistato per divertimento.
Rispondendo alle accuse di essere un'”arrampicatrice sociale”, Boccia ha affermato di non aver bisogno di denaro e che la sua famiglia e i suoi amici sono già soddisfatti del loro lavoro. Ha spiegato che era consapevole del fatto che la sua posizione fosse a titolo gratuito e di aver firmato per accettarla. Ha confermato di aver ascoltato molte conversazioni del ministro, ma ha negato di aver scaricato i suoi messaggi su un computer.
Infine, Boccia ha espresso il desiderio di tornare alla sua vita privata, ma ha chiarito che si aspetta delle scuse da Sangiuliano. Ha aggiunto: “O il ministro dice la verità, o la racconterò io, e in quel racconto potrebbero emergere altre persone.” Ha anche fatto riferimento alla possibilità di una talpa all’interno del Ministero della Cultura e ha smentito categoricamente le voci su presunte foto compromettenti. Sul tema del ricatto, ha confermato di aver letto un’email in cui Sangiuliano veniva minacciato, definendo chiaramente la situazione come un ricatto.
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