Il tribunale di Catania ha accolto il ricorso di un migrante sbarcato a Lampedusa dichiarando “illegittime in più parti” le recenti misure del governo riguardanti la sua detenzione
Il tribunale di Catania ha accolto il ricorso di un migrante sbarcato a Lampedusa a settembre, dichiarando “illegittime in più parti” le recenti misure del governo riguardanti la sua detenzione. Il migrante, successivamente trasferito nel nuovo centro di Pozzallo, ha ottenuto il favore dei giudici che hanno contestato sia la procedura di trattenimento che la cauzione di 5000 euro imposta per evitare il trasferimento nel centro.
Secondo fonti legali, il tribunale ha criticato apertamente la nuova procedura di trattenimento, insieme alla richiesta di una cauzione significativa. La notizia è stata anticipata dal sito di Repubblica.
La deputata di Fratelli d’Italia (FdI), Sara Kelany, ha risposto alla decisione del tribunale definendola “politica e ideologica”. Kelany afferma che la sentenza non solo critica il decreto del governo ma sottolinea come le normative europee, su cui si basa il decreto, siano messe in discussione. La deputata ha espresso preoccupazione per la presunta interferenza ideologica nella giustizia e ha annunciato l’intenzione di impugnare la decisione.
Kelany ha ricordato che la normativa europea consente l’attivazione di procedure simili secondo criteri rispettati dalla normativa italiana. Ha concluso sottolineando la necessità di equilibrio tra gli sforzi del governo per gestire l’immigrazione e le azioni di una parte della magistratura che, a suo dire, sembra ostacolare tali sforzi.
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