Dopo una violenta eruzione solare di Classe X avvenuta il 15 dicembre è attesa una tempesta geomagnetica il 17 che potrebbe generare dei blackout
Un’eruzione solare di classe X 2.8, la più potente registrata nell’attuale ciclo solare, ha innescato un’espulsione di massa coronale (CME) che ha scagliato una parte del materiale verso la Terra. L’arrivo è previsto nel weekend, ma sono stati già rilevati i primi blackout.
Alle 18:02 ora italiana di giovedì 14 dicembre si è verificata una violentissima eruzione solare, in grado di sprigionare un’energia paragonabile a milioni di bombe atomiche. Parte del materiale espulso è diretto verso la Terra e si ritiene possa provocare una forte tempesta solare domenica 17.
Il brillamento è stato catturato dai telescopi spaziali Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA e Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Le immagini mostrano la proiezione di un grande alone bianco, segno che il brillamento X 2.8 è stato accompagnato da un’espulsione di massa coronale (CME).
In base ai calcoli degli esperti, il flusso di plasma (particelle cariche elettricamente) espulso dal Sole potrebbe viaggiare alla spaventosa velocità di oltre 2.100 chilometri al secondo. Sebbene l’alone non fosse diretto esattamente verso la Terra, una parte del vento solare sembra puntare proprio in direzione del nostro pianeta. Ci si aspetta che possa colpirci domenica 17 dicembre dando vita a una tempesta geomagnetica di Classe G2 o G3, cioè moderata o forte.
A scatenare il brillamento di Classe X 2.8 da cui è scaturita la CME è stata la riconnessione delle linee del campo magnetico associato alla macchia solare AR3514. Nei giorni scorsi sul Sole era apparso anche un immenso buco coronale – grande quanto 63 terre impilate una sull’altra – dal quale era stato sprigionato del vento solare verso la Terra.
La radiazione prodotta dal brillamento ha causato un “profondo blackout radio a onde corte sulle Americhe”. Tempeste fino a G3 possono determinare problemi di navigazione satellitare e comunicazione radio, oltre che alterare il comportamento migratorio degli animali e innescare possibili problemi di tensione sulla rete elettrica.
Il pericolo principale è rappresentato da una tempesta geomagnetica di Classe G5, che potrebbe provocare danni catastrofici alle infrastrutture elettriche e alla rete internet, tra gli altri.
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