L’epidemia di peste suina sta causando gravi danni al settore suinicolo, con perdite stimate di oltre 30 milioni di euro al mese

L’epidemia di peste suina africana sta causando gravi danni al settore suinicolo italiano, con perdite stimate di oltre 30 milioni di euro al mese. Questo settore, che genera circa 20 miliardi di euro all’anno e offre lavoro a 100.000 persone, è ora a rischio a causa della riduzione delle esportazioni e degli abbattimenti di animali. Attualmente, ci sono circa 10 milioni di suini in Italia, con la metà allevata in Lombardia. Le aree più colpite, in particolare nel nord, stanno registrando le conseguenze più gravi, con un disavanzo di oltre 40 milioni di euro nel settore dell’export. Recentemente, sono stati segnalati due nuovi focolai di peste suina in provincia di Novara, portando il totale a 1.691 focolai in Italia, di cui 669 in Piemonte. La malattia, che non è pericolosa per l’uomo, si è diffusa in Europa e in altre parti del mondo negli ultimi dieci anni.