Lecanemab, il farmaco che rallenta l’Alzheimer

Ci sono importanti novità nella ricerca sull’Alzheimer. Il Lecanemab, un farmaco che può rallentare la progressione della malattia, sta per ricevere l’approvazione per l’uso in Gran Bretagna

Lecanemab, il farmaco che rallenta l'Alzheimer

Ci sono importanti novità nella ricerca sull’Alzheimer. Il Lecanemab, un farmaco che può rallentare la progressione della malattia, sta per ricevere l’approvazione per l’uso in Gran Bretagna. Gli esperti lo hanno definito “l’inizio della fine” per questa forma di demenza, per la quale attualmente non esiste una cura.

Il Lecanemab è prodotto dalla casa farmaceutica giapponese Eisai e la sua efficacia dipende dalla diagnosi precoce, che deve essere fatta tramite esami specialistici. In Gran Bretagna, l’approvazione è attesa dalla Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA). Una volta approvato, il farmaco potrà essere prescritto privatamente, mentre il National Institute of Health and Care Excellence deciderà se includerlo nel Servizio Sanitario Nazionale. Negli Stati Uniti, il farmaco ha già ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration (FDA). Tuttavia, ci sono effetti collaterali come gonfiore e potenziali emorragie nel cervello, che hanno portato l’Agenzia europea per i medicinali a rifiutare la licenza per il farmaco.

Il Lecanemab è il primo trattamento che modifica la malattia, rallentando il declino cognitivo e riducendo le placche di amiloide nel cervello. Deve essere somministrato ogni due settimane tramite flebo. Gli studi hanno mostrato che il farmaco può ridurre la progressione della malattia del 27% in 18 mesi. I pazienti che lo assumono presentano livelli inferiori di amiloide, ma tra gli effetti collaterali più comuni ci sono mal di testa e gonfiore. Il professor John Hardy, un importante ricercatore nel campo, ha definito il Lecanemab “rivoluzionario” e la più grande svolta nella lotta contro l’Alzheimer da decenni.