Le proteste nelle università italiane a sostegno della popolazione palestinese

Secondo una ricerca condotta per Adnkronos da Vis Factor, 2 italiani su 3 sono contrari alle occupazioni delle università

Le proteste nelle università italiane a sostegno della popolazione palestinese

Da Napoli a Roma, da Genova e Torino, continuano le proteste in diverse università italiane a sostegno della popolazione palestinese. Il dibattito su Gaza si fa sempre più acceso e gli studenti dei collettivi chiedono di interrompere gli accordi di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica con le università israeliane.

In un comunicato, il collettivo della Sapienza “Cambiare rotta” ha chiesto “le dimissioni della rettrice Antonella Polimeni dal comitato tecnico-scientifico di Med-Or” e annunciato l’occupazione di alcuni ambienti del rettorato.

Momenti di tensione si sono verificati all’università di Genova, quando la protesta dei collettivi si è spostata davanti alla sala che ospitava la riunione del Senato accademico e un gruppo autonomo di studenti ha prima interrotto la riunione e poi si è introdotto nella stanza del rettore Federico Delfino, apostrofandolo al grido di “genocida” e “assassino”.

Un episodio che ha portato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini a esprimere “totale sostegno ai rettori Polimeni e Delfino”. “L’occupazione del rettorato de La Sapienza e l’aggressione al rettore dell’Università di Genova sono azioni squalificanti che vanno ben oltre la libera manifestazione del pensiero o la protesta pacifica. Le Università non sono zone franche dove si possono mettere in atto intimidazioni o compiere reati. La violenza che alcuni collettivi stanno imponendo all’intera comunità accademica è intollerabile e vede come principali vittime proprio gli studenti. Condanno fermamente quanto sta accadendo e ringrazio le forze dell’ordine per il loro sostegno”.

Secondo una ricerca condotta per Adnkronos da Vis Factor, 2 italiani su 3 sono contrari alle occupazioni delle università. Online il 35% esprime un sentiment positivo relativamente alle occupazioni degli atenei, contro un 65% che, invece, guarda con negatività e/o perplessità al fenomeno scoppiato recentemente negli atenei di Roma, Napoli, Genova, Torino, Bologna e Macerata. Le emozioni più associate al tema sono rabbia (32%), frustrazione (21%), sfiducia (16%) e solidarietà (15%).

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