Le presunte vittime di Stefano Conti oggetto di “pressioni e minacce da parte del pm”

Le sue presunte vittime di Stefano Conti, trader italiano accusato di tratta di persone a scopi sessuali, avrebbero scagionato l’uomo affermando di essere state oggetto di “pressioni e minacce da parte del pm”

Le presunte vittime di Stefano Conti oggetto di pressioni e minacce da parte del pm

Colpo di scena nel processo a Stefano Conti, il trader italiano accusato di tratta di persone a scopi sessuali e in carcere a Panama da 2 anni. Le sue presunte vittime, durante la prima udienza del processo, avrebbero scagionato l’uomo, affermando di essere state oggetto di “pressioni e minacce da parte del pm”.

L’avvocato delle presunte vittime ha presentato una querela contro il pubblico ministero, sostenendo che le testimonianze a carico di Conti sarebbero state estorte con pressioni e minacce. Le donne, infatti, avrebbero dichiarato di non aver mai fatto il nome di Conti come responsabile dei reati contestati.

A dare notizia di questa svolta è stato il deputato di Fratelli d’Italia (FdI) Andrea Di Giuseppe, presente all’udienza. Di Giuseppe, da tempo impegnato nella tutela dei diritti degli italiani detenuti all’estero, ha sottolineato: “Non entro nel merito delle accuse, ma come parlamentare il mio ruolo è di tutelare i connazionali e far rispettare le leggi internazionali”.

Di Giuseppe ha inoltre ricordato il caso di Chico Forti, il connazionale condannato per omicidio negli Stati Uniti e recentemente rimpatriato in Italia grazie all’intervento del Governo italiano.

Il deputato di FdI ha infine richiamato l’attenzione sulla situazione dei circa duemila italiani detenuti all’estero, la metà dei quali in carcerazione preventiva e spesso senza accuse formali. “Il mio impegno è quello di vigilare affinché a tutti i nostri connazionali sia garantito il diritto a un giusto processo”.

La vicenda di Stefano Conti
Conti era stato arrestato a Panama due anni fa e accusato di tratta di persone a scopo sessuale. Dopo un anno e mezzo in una delle carceri più dure del mondo, aveva ottenuto i domiciliari. Le accuse contro di lui si basavano sulle testimonianze di alcune donne che lo avrebbero identificato come il loro sfruttatore. Tuttavia, le loro dichiarazioni in aula hanno ribaltato completamente la situazione, aprendo nuovi scenari sul caso.

La querela contro il pm e le ritrattazioni delle presunte vittime potrebbero portare all’assoluzione di Stefano Conti.

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