Notizia dell’ultima ora: Le indagini sulla scomparsa di Kata potrebbero avere una svolta grazie alla scoperta di una nuova telecamera
19 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Le indagini sulla scomparsa di Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina peruviana di 5 anni, potrebbero avere una svolta grazie alla scoperta di una nuova telecamera. I carabinieri hanno individuato una telecamera che puntava sul cortile interno dell’ex hotel Astor, fornendo un nuovo punto di vista sull’accesso alla struttura che finora era rimasto inesplorato per mancanza di supporto visivo. La telecamera appartiene a un residente della zona ed è stata acquisita ieri dagli inquirenti della Procura di Firenze. Le riprese potrebbero rivelare se il 10 giugno scorso la bambina è stata portata via dall’edificio e in compagnia di chi.
Il cortile posteriore e l’uscita su via Monteverdi erano considerati punti oscuri nell’indagine. Ora, grazie alla nuova telecamera, si completa la visione dell’ex hotel Astor. Dopo l’evacuazione dell’immobile avvenuta sabato, ieri sono entrati in azione gli specialisti dell’Arma, tra cui il Gruppo intervento speciale (Gis), il reparto crimini violenti del Ros e la Sezione investigazioni scientifiche (Sis). Il team ha esaminato intercapedini, controsoffitti, cunicoli, pozzetti e tubazioni, nonché le stanze utilizzate come dormitorio dagli occupanti abusivi.
Durante l’ispezione sono state impiegate varie apparecchiature tecnologiche, come sonde in fibra ottica, droni, georadar, rilevatori termici e luminol. L’edificio si è rivelato un labirinto a causa delle numerose modifiche strutturali apportate nel corso degli anni dal proprietario dell’hotel e dei divisori interni in cartongesso realizzati dagli occupanti abusivi a partire da settembre.
I carabinieri si sono calati nei tombini del cortile, che comunicano con la strada, e hanno anche sfondato il tetto per accedere a una stanza altrimenti inaccessibile. Oggi verrà completata l’ispezione, ma finora non sono stati trovati elementi utili alle indagini, tranne un cellulare rinvenuto in un cassonetto di fronte all’ex hotel Astor. Non sono state trovate tracce di sangue.
Gli investigatori stanno incontrando difficoltà nel raccogliere testimonianze utili dalle 132 persone (tra cui 42 minori) che abitavano abusivamente nell’edificio. Molti di loro sono restii e spaventati. Ciò conferma l’esistenza di “caporali” che gestivano l’occupazione e che estorcevano denaro agli inquilini per l’affitto delle camere.
Come indicato nel decreto del giudice Angelo Pezzuti, che ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile, il rapimento di Kataleya Chicllo Alvarez sembra trovare spiegazione nei conflitti interni alla comunità di peruviani ed ecuadoregni che abitavano nell’ex hotel Astor e che hanno sfociato in crimini e denunce reciproche per il possesso delle stanze.
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