Le case di produzione di pesticidi sono accusate d’aver nascosto la tossicità dei loro prodotti

Diverse aziende avrebbero nascosto alle autorità europee i risultati “sfavorevoli” dei test che evidenziavano disturbi del neurosviluppo nelle persone

Le case di produzione di pesticidi sono accusate d’aver nascosto la tossicità dei loro prodotti
5 GIUGNO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Uno studio pubblicato dalla rivista Environmental Health ha sollevato dubbi sulla trasparenza delle case di produzione di pesticidi riguardo ai risultati dei test effettuati sulle loro sostanze. Secondo la ricerca condotta da due ricercatori svedesi, Axel Mie e Christina Rudén, diverse aziende avrebbero nascosto alle autorità europee i risultati “sfavorevoli” dei test che evidenziavano gli effetti dannosi dei pesticidi sugli animali da laboratorio, in particolare per quanto riguarda i disturbi del neurosviluppo nelle persone.

Gli effetti deleteri sui disturbi del neurosviluppo sono stati associati a condizioni come l’autismo, il deficit di attenzione e l’iperattività, e altre disabilità intellettive. Questi problemi sembrano essere in aumento in molti paesi, tra cui la Francia. I ricercatori hanno analizzato migliaia di pagine di documentazione normativa confrontando i dati trasmessi dai produttori alle autorità americane ed europee. Hanno scoperto che alcuni pesticidi avevano studi condotti sugli animali da laboratorio e presentati all’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA), ma non all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

Questi test sono stati effettuati tra il 2001 e il 2007, ma non sono stati presi in considerazione durante le prime autorizzazioni delle nove sostanze in questione (abamectina, etoprofos, buprofezin, fenamidone, fenamifos, fluazinam, glifosato-trimesio, pimetrozina, piridaben) concesse principalmente alla fine degli anni 2000. Gli impatti dei pesticidi sui disturbi dello sviluppo neurologico sono stati dimostrati sia sugli animali da laboratorio che sugli esseri umani.

Il neurobiologo Yehezkel Ben-Ari, direttore Emeritus Research Fellow presso il National Institute di Salute e Ricerca Medica (Inserm), ha commentato che gli studi non presentati potrebbero avere influenzato le decisioni commerciali delle autorità. Per quattro delle nove molecole in questione, i ricercatori ritengono che ciò sia potenzialmente vero, mentre per tre di esse è dimostrato. Questo solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’impatto che tali decisioni potrebbero avere sulla salute pubblica.

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