Le 25 cose che Donald Trump vuole fare nel primo giorno come presidente

Donald Trump, che tornerà ufficialmente a ricoprire il ruolo di presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio, ha in programma oltre 25 ordini esecutivi e direttive da attuare nel primo giorno del suo nuovo mandato (che riguardano soprattutto temi come l’immigrazione e la produzione di energia)

Le 25 cose che Donald Trump vuole fare nel primo giorno come presidente

Donald Trump, che tornerà ufficialmente a ricoprire il ruolo di presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio, ha in programma oltre 25 ordini esecutivi e direttive da attuare nel primo giorno del suo nuovo mandato. Questo piano mira a modificare in modo significativo alcune delle principali politiche interne degli Stati Uniti, concentrandosi su temi come l’immigrazione e la produzione di energia.

Il ritorno di Trump alla Casa Bianca

Il 20 gennaio segnerà la fine del periodo di transizione tra l’attuale amministrazione e quella entrante, guidata da Trump. Durante questo tempo, il presidente eletto ha definito la sua squadra di governo, anche se le scelte non sono state esenti da polemiche. Tra queste, spicca la decisione di includere Robert Kennedy Jr., ex democratico che aveva ritirato la sua candidatura da indipendente per appoggiare il Partito Repubblicano durante le fasi finali della campagna elettorale.

Mentre il team presidenziale prende forma, Trump si sta preparando a utilizzare fin dal primo giorno il suo potere esecutivo per mantenere le promesse fatte ai suoi elettori durante la campagna.

Gli ordini esecutivi nel primo giorno

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, Trump firmerà oltre 25 ordini esecutivi e direttive. Questi strumenti permettono al presidente di introdurre rapidamente cambiamenti senza dover attendere l’approvazione del Congresso, anche se tali ordini possono successivamente essere contestati in tribunale. Inoltre, qualsiasi risorsa finanziaria necessaria per attuarli dovrà comunque essere approvata dal Congresso, dove i Repubblicani hanno la maggioranza.

Gli ordini esecutivi sono una pratica comune per i presidenti degli Stati Uniti. Per esempio, Joe Biden ne ha firmati 17 nel suo primo giorno di mandato, principalmente per annullare alcune politiche introdotte da Trump nel 2017, quando quest’ultimo aveva firmato solo poche direttive iniziali.

I temi principali: immigrazione ed energia

Tra le prime azioni previste per il 20 gennaio, Trump si concentrerà su due questioni chiave:

Immigrazione clandestina
Durante la campagna elettorale, Trump ha più volte promesso una stretta sull’immigrazione illegale. Reuters ha riportato che, secondo tre fonti informate sulle bozze degli ordini esecutivi, Trump intende:

Dare maggiori poteri agli ufficiali dell’immigrazione, consentendo loro di arrestare persone anche senza precedenti penali.
Inviare ulteriori truppe al confine tra Stati Uniti e Messico.
Riprendere la costruzione del muro di confine, uno dei progetti più discussi del suo primo mandato.
Inoltre, Trump potrebbe firmare un ordine per porre fine al principio della cittadinanza per nascita, che attualmente garantisce la cittadinanza americana a chiunque nasca sul territorio statunitense, indipendentemente dallo status migratorio dei genitori.

Produzione di energia

Trump mira a rilanciare l’industria energetica degli Stati Uniti, autorizzando nuove trivellazioni per aumentare la produzione. Questo rappresenterebbe un netto cambiamento rispetto alle politiche dell’amministrazione Biden, che aveva posto maggiore enfasi sulle energie rinnovabili e sulla tutela dell’ambiente.

Altre misure previste

Trump potrebbe anche firmare ordini per rimuovere alcune protezioni introdotte durante l’amministrazione Biden. Un esempio è rappresentato dalle misure antidiscriminatorie rivolte agli studenti transgender, che potrebbero essere abrogate.

Questioni internazionali rimandate

Per temi più complessi e delicati, come la guerra in Ucraina o i dazi commerciali, difficilmente Trump prenderà decisioni immediate il 20 gennaio. Questi argomenti richiederanno probabilmente ulteriori consultazioni e un processo decisionale più approfondito rispetto a quello previsto per le direttive del primo giorno.

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