La Sugar Tax entrerà in vigore il primo luglio con aumenti a catena per succhi di frutta e bevande gassate

Il Governo ha annunciato l’entrata in vigore della Sugar Tax il primo luglio, portando aumenti dei prezzi per succhi di frutta e bevande gassate

La Sugar Tax entrerà in vigore il primo luglio con aumenti a catena per succhi di frutta e bevande gassate

Il Governo ha annunciato l’entrata in vigore della Sugar Tax il primo luglio, portando aumenti dei prezzi per succhi di frutta e bevande gassate. Nonostante la presentazione di un emendamento per prorogare l’entrata in vigore della Plastic Tax, la Sugar Tax è stata dimenticata e sarà applicata dal 1° luglio 2024.

Cos’è la Sugar Tax?

La Sugar Tax è stata introdotta per la prima volta con la legge di Bilancio 2020 e doveva entrare in vigore il 1° gennaio 2023, ma ha subito diversi rinvii. La questione della sua legittimità costituzionale è stata sollevata dal Tar del Lazio, che ha proposto un ricorso per incostituzionalità della norma, sostenendo che trattava in modo differenziato le varie tipologie di bevande, violando così principi di equità fiscale. Tuttavia, la Corte Costituzionale, nella sentenza numero 49 depositata il 26 marzo 2024, ha stabilito che la norma non viola il dettato costituzionale e ha confermato la sua entrata in vigore. L’obiettivo della Sugar Tax è contrastare l’uso di bevande ricche di zuccheri, ritenute dannose per la salute, al fine di ridurre i costi legati alla cura di patologie connesse a un consumo eccessivo di zuccheri.

Cosa prevede la sugar Tax?

La Sugar Tax ha l’obiettivo di aumentare i prezzi dei prodotti di consumo contenenti zuccheri ed edulcoranti al fine di ridurre il loro consumo. L’imposta è fissata a 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti e a 0,25 euro per kg per i prodotti destinati a essere diluiti. Colpisce una vasta gamma di prodotti, tra cui succhi di frutta e bibite gassate come aranciata, limonata e cola, oltre a altri prodotti che contengono zuccheri, edulcoranti e simili, come passati di verdura e salse. L’introduzione di questa tassa ha suscitato reazioni da parte di vari attori, tra cui Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, che ritiene che non sia il modo più efficace per proteggere la salute pubblica. Nonostante inizialmente sembrasse che il Governo volesse posticipare nuovamente l’entrata in vigore della tassa, questa è stata confermata senza ulteriori modifiche, nonostante le speranze di interventi correttivi da parte di alcuni.

A quanto aumenta il prezzo di succhi di frutta e bibite gasate?

La Sugar Tax comporta un aumento graduale dei prezzi dei succhi di frutta e delle bibite gassate. Inizialmente, l’entrata in vigore avverrà con una tassa dimezzata rispetto al previsto, per poi raggiungere il suo valore completo nel 2026. Attualmente, si pagano cinque centesimi per ogni litro di bevanda, che aumenteranno a dieci centesimi a partire da luglio 2026. Per i prodotti destinati a essere diluiti, come gli sciroppi, si applica una tassa di 13 centesimi al chilo, che salirà a 25 centesimi a partire dal 2026. È stabilita una soglia di esenzione per le bevande contenenti meno di 25 grammi di zuccheri al litro o 125 grammi al chilo per le sostanze da diluire. A partire dal primo luglio 2024, salvo revoca dell’iniziativa, la Sugar Tax sarà applicata. L’aumento fiscale corrisponde al 14% su ogni litro di prodotto. Le imprese e i distributori trasferiranno questo aumento ai consumatori finali tramite aggiustamenti dei prezzi, con l’associazione dei produttori che prevede una perdita di migliaia di posti di lavoro.

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