La sentenza per Matteo Salvini nel processo legato al caso Open Arms: assolto perché il fatto non sussiste

Il tribunale di Palermo ha assolto il leader della Lega Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio al processo per la vicenda della nave della ong spagnola Open Arms

Il tribunale di Palermo ha assolto il leader della Lega Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio al processo per la vicenda della nave della ong spagnola Open Arms.

Il leader della Lega e attuale ministro dei Trasporti era accusato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. Queste accuse derivano dal suo comportamento nel 2019, quando impedì alla nave della ONG spagnola Open Arms di attraccare a Lampedusa, nonostante a bordo ci fossero 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo.

Il processo è iniziato ad aprile del 2021, con Salvini rinviato a giudizio per le sue azioni. La nave Open Arms si trovava in mare per 19 giorni prima di poter far sbarcare i migranti. Durante questo periodo, il ministro dell’Interno aveva bloccato l’ingresso della nave in Italia, richiamandosi al “decreto sicurezza bis”. A dare il via libera allo sbarco fu infine il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, dopo aver visitato la nave e incontrato la Capitaneria di porto.

Prima di entrare nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, Salvini ha dichiarato ai giornalisti: “Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto. Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto”. Ha anche espresso il suo orgoglio per aver difeso il Paese e ha affermato che non si dimetterà nemmeno se dovesse essere condannato.

In aula era presente anche Oscar Camps, fondatore di Open Arms. Le 27 parti civili hanno richiesto un risarcimento danni complessivo di un milione di euro. L’udienza è iniziata con le repliche della procuratrice aggiunta Marzia Sabella all’arringa della difesa, seguite dalle controrepliche dell’avvocata Giulia Bongiorno, legale di Salvini.

Intorno alle 11:30, i giudici si sono ritirati in camera di consiglio per deliberare sulla sentenza. Il presidente della corte ha comunicato che la decisione non sarebbe stata emessa prima delle 18:00.

Il 14 settembre scorso, la procura di Palermo aveva chiesto una condanna a sei anni di carcere per Salvini. Durante la requisitoria, la procuratrice Marzia Sabella aveva sottolineato che doveva essere garantito un porto sicuro ai migranti, ricordando che “non si può chiamare in causa la difesa dei confini senza tenere conto della tutela della vita umana in mare”.

La difesa ha invece sostenuto che Salvini avesse agito per tutelare i confini dello Stato e ha chiesto l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”. L’avvocata Bongiorno ha affermato che Open Arms avrebbe potuto sbarcare in un porto spagnolo o in Tunisia, ma aveva scelto di rimanere in mare per mettere in difficoltà il governo italiano.

Il processo ha visto un totale di 24 udienze e l’audizione di 45 testimoni. La situazione sulla nave Open Arms era stata molto tesa, con i migranti esausti dopo giorni trascorsi in mare. Al momento dello sbarco finale, solo 83 persone erano ancora a bordo; alcune si erano gettate in mare per disperazione e altre avevano raggiunto la terraferma con piccole imbarcazioni o erano state autorizzate a scendere perché minorenni.