È partita una massiccia operazione di controllo fiscale sugli incassi elettronici sospetti attraverso i Punti di Vendita (POS)
6 OTTOBRE 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – È partita una massiccia operazione di controllo fiscale sugli incassi elettronici sospetti attraverso i Punti di Vendita (POS). La mossa è mirata a contrastare l’occultamento degli incassi tracciabili da parte di imprese che, nonostante emettano fatture e corrispettivi, dichiarano proventi inferiori a quelli registrati dai POS. L’Agenzia delle Entrate ha già iniziato a inviare segnalazioni di anomalie a tali imprese, con l’invito a regolarizzare eventuali violazioni tributarie attraverso il ravvedimento operoso.
L’azione, avviata grazie alla legge 190/2014, punta a eliminare le pratiche evasive di alcune imprese che, contando sull’esiguità dei controlli, occultavano al fisco gli incassi provenienti dai POS. La digitalizzazione degli adempimenti fiscali e l’obbligo per gli intermediari finanziari di comunicare le operazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronici hanno reso possibile questo approccio deciso.
I soggetti coinvolti sono i contribuenti soggetti passivi dell’IVA, principalmente imprese commerciali e artigiane in contatto con i consumatori. L’Agenzia delle Entrate ha confrontato l’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate con mezzi di pagamento elettronico, comunicato dagli intermediari finanziari, con gli importi delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici trasmessi all’Agenzia.
Le imprese interessate riceveranno comunicazioni tramite il domicilio digitale, con istruzioni dettagliate per la regolarizzazione delle eventuali incongruenze riscontrate. La comunicazione sarà anche accessibile nel cassetto fiscale e nel portale “fatture e corrispettivi”, con informazioni dettagliate sulle anomalie riscontrate e istruzioni per la regolarizzazione.
L’Agenzia delle Entrate sottolinea che i dati saranno messi a disposizione della Guardia di Finanza, garantendo l’uso di mezzi informatici per facilitare il processo di verifica.
Per favorire la conformità fiscale, l’Agenzia ricorda la possibilità del ravvedimento operoso per sanare le violazioni commesse. Il contribuente potrà beneficiare di riduzioni delle sanzioni in base al tempo trascorso tra la consumazione della violazione e la regolarizzazione.
Inoltre, eccezionalmente fino al 15 dicembre 2023, è possibile evitare la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio in caso di ripetute violazioni dell’obbligo di rilasciare scontrini elettronici, anche se già verbalizzate, grazie a disposizioni del recente “dl energia” (dl 131/2023). La legge offre un periodo di grazia per regolarizzare le violazioni commesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023. La sanzione della chiusura dell’esercizio non sarà applicata alle violazioni regolarizzate entro il 15 dicembre 2023, a condizione che non siano già state contestate alla data del ravvedimento.
Il provvedimento sottolinea la necessità di una tax compliance efficace e definisce le procedure per il tesseramento dei minori senza cittadinanza italiana, nel rispetto del valore sociale dello sport, riconosciuto anche dall’art. 33 della Costituzione.
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