Un nuovo rapporto dell’Istat fotografa la situazione delle famiglie in Italia su separazioni e matrimoni. Mentre l’età media al matrimonio continua ad aumentare, nel 2023 si sono registrate complessivamente 82.392 separazioni (-8,4%). Anche i divorzi sono diminuiti (79.875, in calo del 3,3%)
Un nuovo rapporto dell’Istat fotografa la situazione delle famiglie in Italia, evidenziando una diminuzione sia delle separazioni sia dei matrimoni. I dati mostrano che, mentre l’età media al matrimonio continua ad aumentare (34,7 anni per gli uomini e 32,7 anni per le donne), nel 2023 si sono registrate complessivamente 82.392 separazioni, segnando un calo dell’8,4% rispetto all’anno precedente. Anche i divorzi sono diminuiti, con 79.875 casi, in calo del 3,3% rispetto al 2022 e del 19,4% rispetto al picco raggiunto nel 2016, quando furono 99.071.
Il trend dei divorzi: da una crescita costante a un recente calo
Dal 1970, anno in cui è stato introdotto in Italia l’istituto giuridico del divorzio, fino al 2015, i divorzi sono cresciuti costantemente. Tuttavia, nel 2015 si è registrata una forte impennata, con un aumento del 57,5% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è stato causato dall’introduzione di due importanti riforme:
- Decreto legge 132/2014, che ha permesso la cessazione degli effetti civili del matrimonio tramite procedure consensuali extragiudiziali, senza passare per i Tribunali, ma avvalendosi degli Uffici di Stato Civile o di negoziazioni assistite da avvocati.
- Legge 55/2015, conosciuta come «Divorzio breve», che ha ridotto i tempi tra separazione e divorzio a 12 mesi per le separazioni giudiziali e a sei mesi per quelle consensuali.
Queste riforme hanno semplificato e velocizzato il processo di divorzio, portando a un vero e proprio boom dei casi nel 2015 e nel 2016.
L’impatto della pandemia e la stabilità post-2016
Dopo il picco del 2016, il numero di divorzi è rimasto stabile fino al 2019, con oscillazioni di lieve entità. Tuttavia, nel 2020, la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul fenomeno, con una riduzione dei divorzi dovuta principalmente alle chiusure degli uffici pubblici e alle restrizioni sulla mobilità. Questa diminuzione è stata recuperata nel biennio 2021-2022, quando i livelli sono tornati simili a quelli pre-pandemia.
Matrimoni in calo: il quadro del 2023
Parallelamente alla diminuzione di separazioni e divorzi, anche i matrimoni sono in calo. Nel 2023, in Italia, si sono celebrati 184.207 matrimoni, segnando una riduzione del 2,6% rispetto al 2022.
Il calo varia a seconda delle aree geografiche:
- Sud Italia: –5,8%
- Centro Italia: –1,3%
- Nord Italia:–0,3%
I dati ancora provvisori dei primi otto mesi del 2024 confermano questa tendenza, con una ulteriore diminuzione del6,7% nel numero di nozze.
Una società che cambia
Questi dati riflettono il cambiamento delle dinamiche familiari e delle scelte di vita in Italia, con un progressivo calo del numero di matrimoni e una tendenza a sposarsi più tardi. Contestualmente, il calo di separazioni e divorzi potrebbe essere influenzato da fattori demografici e culturali, oltre che dalle modifiche normative introdotte negli anni precedenti.
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/11/22/calano-matrimoni-e-divorzi-unioni-gay-su-del-73-_c77a261d-a2af-42f9-a3b5-4f0ae137c0e4.html